Comunità islamica: “Condanniamo con forza i crimini atroci e sanguinari dell’Isis”

I rappresentanti del centro islamico cittadino diffondono un comunicato dove condannano senza mezzi termini i recenti fatti di cronaca. E sul nuovo Centro Culturale rispondono: "Realizzato con i soli contributi dei musulmani"

«Condanniamo con forza i crimini atroci e sanguinari commessi dall’ISIS e da qualsiasi altro militante estremista compiuti sui cristiani o su altre minoranze religiose». Il Centro culturale islamico di Saronno, che da anni ha un ottimo rapporto con la città e le diverse amministrazioni comunali, ha diffuso in queste ore un comunicato di condanna contro gli atti delle frange estremiste della religione islamica. Soprattutto, dopo che in città alcuni gruppi di destra avevano persino organizzato un rosario di protesta in latino contro il centro culturale. 
«Osserviamo con attenzione e preoccupazione ciò che accade nel mondo odierno per mano di persone e organizzazioni che mostrano una concezione dell’Islam violenta e contraria ai diritti umani, alla libertà religiosa e all’eguaglianza tra uomo e donna – si elgge nel comunicato del centro culturale silamico, rappresentato dal Sadok Hammami -. A questo riguardo è chiara e decisa la posizione dell’Imam Cheikh Amine del Centro Culturale Islamico di Saronno: “Condanniamo con forza i crimini atroci e sanguinari commessi dall’ISIS e da qualsiasi altro militante estremista compiuti sui cristiani o su altre minoranze religiose, poiché tali barbarie non sono in alcun modo rappresentative di ciò che l’Islam ed il Corano ci insegnano. Non ci può essere alcuna scusa o giustificazione per tali azioni criminali e disumane. Queste forme di terrorismo non sono in alcun modo parte dell’Islam, anzi sono il nemico numero uno  dell’Islam moderato e pluralista in cui noi ci riconosciamo”». 
 
«Il Centro Culturale Islamico di Saronno – si legge nella comunicazione – ha infatti come obiettivo la formazione di una aggregazione islamica moderata e pluralista, che accetti la laicità dello Stato e divenga protagonista del dialogo interreligioso e multiculturale. Attraverso il nostro centro i musulmani possono unirsi liberamente, vivere la propria fede religiosa e avere un luogo di culto gestito con trasparenza. I valori promossi e le finalità del Centro Culturale Islamico di Saronno si possono così riassumere: riconoscere il valore della sacralità della vita e difendere la persona umana contro ogni forma di violenza, di razzismo e di disprezzo per l’individuo, pratiche contrarie a tutte le religioni e all’Islam in particolare; promuovere il dialogo interreligioso come strumento essenziale per la coesistenza tra uomini di ogni fede; agire nel rispetto del diritto di libertà religiosa, che spetta a chiunque e in qualunque parte del mondo, e del principio di eguaglianza tra uomo e donna, che deve essere realizzato per favorire il pieno sviluppo della persona umana; rifiutare ogni collegamento con organizzazioni integraliste e nei confronti di ogni tipo di fondamentalismo; far divenire sempre più le comunità musulmane parti attive della comunità civile locale nel rispetto del patrimonio di valori spirituali, religiosi e laici della nazione italiana, la cui storia cristiana e la cui Costituzione sono testimonianza della capacità di accoglienza verso altri popoli, culture, religioni».
 
«Proprio per questo motivo – conclude – il Centro culturale Islamico di Saronno intende costruire un ponte tra la cittadinanza e la comunità musulmana, per conoscersi meglio e allontanare luoghi comuni e pregiudizi. Siamo pienamente a conoscenza dei gravi fatti di cronaca saronnese che hanno visto recentemente protagonisti giovani nordafricani. Già da tempo, in collaborazione col sindaco Luciano Porro e con l’assessore Giuseppe Nigro, abbiamo intrapreso un’attività di sensibilizzazione affinché questi nostri connazionali tengano un comportamento più rispettoso in tutti i luoghi della città ed in particolare in stazione. Noi come Centro Islamico non possiamo di certo sostituirci all’importante ruolo che svolgono le forze dell’ordine per garantire la sicurezza della città, un argomento che anche a noi sta molto a cuore. È indiscutibile che chiunque sia responsabile di atti di criminalità sia giustamente condannato o allontanato. Infine, proprio in virtù del principio di trasparenza col quale il centro si vuole proporre, ci teniamo a chiarire che l’acquisto del Centro Culturale Islamico di via Grieg è stato possibile grazie ai soli contributi dei fedeli musulmani raccolti nell’arco di circa 6 anni. Per questo vorremmo ringraziare sentitamente tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle che, attraverso le loro donazioni spontanee effettuate in base alle proprie possibilità, hanno permesso la realizzazione di questo centro». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2014
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