“‘Expo farà bene all’economia perché si potranno vendere anche i prodotti”

Ahti Kuningas (nella foto, secondo da sinistra), vice segretario generale del ministero delle Comunicazioni e Trasporti e commissario del padiglione dell’Estonia a Expo2015, ha incontrato i vertici della Camera di Commercio di Varese.  L’Estonia è un Paese interessante sotto il profilo economico perché è uno tra i più dinamici dell’aera baltico-scandinava e con una forte propensione al commercio internazionale. Dal 2011 ha introdotto la moneta unica diventando il 17mo paese membro dell’Eurozona. Seppur colpito nel biennio 2008-2009 da una profonda recessione a causa della crisi globale, già nel 2010 ha consolidato la ripresa, fino a registrare nel 2011 il più alto incremento del Pil in termini reali tra i paesi europei, pari all’8,3%, trainato dalla crescita record delle esportazioni del settore manifatturiero. Trend positivo mantenuto anche nell’ultimo biennio.

Kuningas, qual è il valore economico di Expo2015?
«Ho pochi dubbi: decisamente importante. La nostra partecipazione, anche quale porta verso l’Europa del Nord visto che siamo l’unico paese dell’area presente a Expo, valorizzerà un’economia estone che si sta caratterizzando sul fronte dell’high tech. Ci piacerebbe diventare la Silicon Valley europea e ci stiamo riuscendo. Penso a un marchio riconosciuto a livello internazionale come Skype, nato in Estonia dove tuttora si sta sviluppando. Ma penso anche a Transfer Way, che sta cambiando il modo di trasferire gratuitamente il denaro attraverso il mondo. Un’impresa sulla quale sta investendo il magnate di Virgin Richard Branson. C’è poi l’italiana Navionics che ha scelto l’Estonia per sviluppare i suoi sistemi di gestione informatica della navigazione e mi risulta che sia molto soddisfatta. Expo sarà anche l’occasione per far conoscere ancor di più sul piano turistico il nostro paese, una vera “terra verde”. Le segnalo un’iniziativa sulla quale poniamo aspettative significative: dalla prossima primavera sarà operativo un volo diretto tra Malpensa e la nostra capitale Tallin. Si apriranno occasioni di scambio turistico anche con un territorio come quello varesino che in questi giorni ho apprezzato in tutta la sua bellezza. Ne abbiamo parlato con i vertici della Camera di Commercio e sono convinto che sapremo cogliere i vantaggi comuni delle possibili forme di collaborazione che la presenza dell’Estonia a Expo proporrà».

Pensa quindi che l’Expo favorirà la crescita economica in Europa?
«Parto da un elemento inconfutabile: l’Esposizione Universale dell’anno prossimo avrà una caratteristica unica e molto importante: sarà la prima dove le imprese presenti potranno non solo presentare, bensì anche vendere i propri prodotti. Questo, insieme all’allungamento dell’orario d’apertura fino alle 23, farà in modo che sarà quella che io ritengo la prima Expo veramente “business oriented”. Sì, credo che potrà portare dei vantaggi alla crescita economica complessiva».

In Estonia, Expo potrà favorire l’occupazione?
«Mah, noi abbiamo già un tasso di disoccupazione basso, non oltre il 7%. Ed è in discesa. Il nostro paese, su questo fronte, è messo meglio rispetto ad altri…»

L’embargo alla Russia è causa di problemi per la vostra economia?
«Certo, ma non così importante come per altri sistemi economici confinanti e molto dipendenti dalla Russia, penso alla Finlandia. Il nostro export con Mosca non supera il 10%. Dall’inizio degli anni ’90 ci siamo orientati verso i mercati occidentali. Una scelta che, una volta superata la crisi economica interna del ’97, si è dimostrata vantaggiosa per l’economia estone. L’embargo potrebbe addirittura portarci dei vantaggi: sono diverse le aziende russe che, a fronte delle difficoltà delle ultime settimane, stanno manifestando l’interesse di spostarsi in Estonia».