Le storie di sport protagoniste ad “Anche Io”
Un pomeriggio passato a raccontare esperienze di gioco e di vita con cinque ospiti che hanno ben compreso lo spirito del talk show. Tra essi anche Stefano Bettinelli, l'allenatore del Varese
Abbiamo lasciato trascorrere un paio di giorni, perché il delirio dell’ultima giornata di calciomercato è una delle cose più lontane – nel mondo dello sport – di quanto è avvenuto domenica ad "Anche Io", la festa di VareseNews che si è tenuta alla Schiranna.
Sul palco dello "Spazio Prati" è infatti andato in scena il talk-show "Figli di uno sport minore" che ha preso il punto dalla nostra fortunata rubrica dedicata al calcio amatoriale e che ha allargato lo sguardo, nell’occasione, anche ad altre discipline.
Cinque gli ospiti, incalzati dai nostri giornalisti sportivi Francesco Mazzoleni (curatore della rubrica), Damiano Franzetti (responsabile del canale) ed Eugenio Peralta oltre che da Luca Rinaldi, autore dell’e-book "Fango, nebbia e pedate – La provincia dei campi di calcio" (edito da Blonk) e penna sportiva de Linkiesta e Wired.
La star, suo malgrado visto che è un personaggio molto schivo, è stata Stefano Bettinelli, allenatore del Varese che poche ore prima aveva esordito in campionato schiantando il ricco Spezia. Con il "Betti" un mito della pallavolo italiana come Franca Bardelli, il presidente della Sestese Alberto Brovelli, la giovane ex ciclista Valentina Carretta e Riccardo Del Torchio, sindaco di Besozzo ma anche apprezzato giocatore di basket nelle "minors".
Personaggi che hanno sposato e capito lo spirito dell’incontro, organizzato per raccontare belle storie di sport: Bettinelli e Brovelli hanno duettato sulle difficoltà di gestire il rapporto tra allenatori e società e il mondo dei genitori del settore giovanile, che spesso rappresentano il principale ostacolo alla crescita dei ragazzi. Problemi che ha dovuto affrontare su entrambe i fronti anche Franca Bardelli che si è trovata ad allenare nello sport e nella vita quattro figli, con Lucia e Caterina (Bosetti) che ora sono ai vertici della pallavolo italiana.
Il rapporto tra la fatica degli atleti, il loro sacrificio, e le aspettative spesso troncate da dirigenti poco professionali è stato uno dei temi toccati da Valentina Carretta, talentuosa atleta che a 25 anni si è trovata a un bivio e ha dovuto scegliere di lasciare l’attività ad alto livello. E poi Riccardo Del Torchio, capace di spiegare come proprio l’esperienza di fare sport in una squadra lo abbia favorito nel gestire l’attività politica nel paese d’origine, sino a diventarne il Primo cittadino.
Esperienze diverse ma con un denominatore comune, nate cioé dalla passione e sviluppatesi tra spogliatoi e campi (o strade) di allenamento che spesso avrebbero bisogno di una "rinfrescata" (ma il discorso legato agli impianti per una volta non è stato toccato). Purtroppo all’incontro non ha potuto partecipare Luca Alfano, il giovane afflitto da una malattia poco studiata, autore del libro "Più unico che raro". Ma il suo esempio di resistenza al male è stata un’altra storia che ha arricchito un pomeriggio piacevole, di quelli che andrebbero proposti più spesso.
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