Rifiuti nei boschi, la Polizia Locale risponde

La comandante Maria Cristina Fossati puntualizza su diversi aspetti sollevati dalla denuncia di un lettore, che riguardava la zona tra Ferno e Samarate

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Maria Cristina Fossati, Comandante del Corpo di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Lombarda di Lonate Pozzolo e Ferno, in risposta alla missiva inviata da un lettore per denunciare la sporcizia nei boschi.

Egregio Direttore buongiorno.
sono la Dott.ssa Fossati, Comandante del Corpo di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Lombarda di Lonate Pozzolo e Ferno.

Solo al mio rientro da un periodo di congedo ho potuto leggere l’articolo da Voi pubblicato in data 01.09.2014, riguardante, tra le altre cose, la segnalazione del Sig. Fanali Ambrogio. L’articolo, inserito nella pagina “Samarate – Ferno”, titolava: “Degrado nei boschi di Malpensa, va sempre peggio”. Bene ha fatto il Sindaco di Ferno a puntualizzare alcuni aspetti probabilmente non noti al segnalante. Non è mia intenzione, quindi, tornare sugli argomenti già chiariti dal Sindaco di Ferno in proposito, ma non intendo far passare inosservate alcune affermazioni dell’esponente che, oltre che prive di fondamento, risultano anche offensive del lavoro svolto dagli uomini e donne di questo Comando.

Pur premettendo che il nostro lavoro non è immune da difetti o carenze, non certamente, però, dovuti a trascuratezza o peggio malafede, come insinua il lettore, non mi risulta che il segnalante si sia recato presso il nostro Comando a chiedere informazioni circa il lavoro di monitoraggio dei boschi svolto dal nostro personale, dall’ufficio tecnico comunale oppure dai volontari che fanno riferimento alla nostra Amministrazione.

In ogni caso l’incuria, la maleducazione e l’opportunismo di una piccola parte della popolazione, non necessariamente residente a Ferno, non può e non deve però essere ritenuta una colpa della Pubblica Amministrazione, la quale si vede invece costretta a sostenere gli onerosi costi della bonifica dei siti, con evidente danno alla comunità tutta!

Ciò premesso, fa oltremodo sorridere il paragone con i sobborghi di Beirut o di Baghdad, che il lettore evidentemente ritiene di conoscere nel dettaglio.

Infine, sappia il segnalante, così come sanno i lettori tutti, che i “vigili” non sono “solerti” nel nascondersi nelle vie trafficate con “autovelox vari”. Al contrario, nel pieno rispetto della normativa vigente, evidentemente ignorata dal nostro solerte lettore, le postazioni mobili per le rilevazioni della velocità del traffico veicolare, sono segnalate con idonea segnaletica e le Pattuglie impiegate a tal fine non hanno alcuna necessità o volontà di “nascondersi”, ma al contrario sono posizionate a bordo strada, con ampia possibilità di essere avvistate da chiunque si trovi a transitare in loco. Naturalmente dà fastidio correre il rischio di incappare nella sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada per chi “corre troppo”, salvo poi salire però sulle barricate, invocando a gran voce l’intervento della Forza Pubblica preposta, nella malaugurata eventualità che si venga lesi personalmente dal comportamento scorretto di altri utenti!

Ciò che più preme evidenziare e che, oltre alle sopra descritte modalità operative obbligatorie, questo Comando di polizia locale, pur non avendo alcun obbligo giuridico al riguardo, pubblica ANTICIPATAMENTE, a cadenza mensile, sul sito istituzionale, le date, le fasce orarie e le località in cui verranno effettuate le sessioni di rilevamento della velocità veicolare. Basta avere la voglia di andarle a leggere.

Scrivo questa mia Sig. Direttore, perché sono fermamente convinta del fatto che se è sacrosanto che ognuno possa esprimere il proprio pensiero, è altrettanto doveroso dire il vero.

Come sempre accade, ognuno di noi farebbe bene a se stesso ed agli altri parlando e dissertando unicamente di questioni a lui note!

Grazie per lo spazio che spero vorrà concedermi sulle Sue pagine e per l’attenzione che la sua testata dedica al servizio svolto dai Comandi Polizia Locale .

Dott.ssa M. Cristina FOSSATI

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Settembre 2014
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