Spending review: Renzi prepara i tagli alla Sanità

Ogni ministero ha pronta una lista di tagli per arrivare a 20 miliardi di revisione della spesa. "Il Welfare non si tocca". Stop agli sprechi negli acquisti delle Asl. Tasi, si prepara una semplificazione. E c'è un piano per ridurre l'Irap.

Un taglio netto agli sprechi della Sanità. Questo l’obiettivo del governo, a caccia di 20 miliardi per la manovra 2015, a cui sta lavorando il ministero dell’Economia. Nel mirino di Padoan ci sono i costi delle forniture e degli approvvigionamenti a ospedali e strutture sanitarie. 
Ieri, 10 settembre, durante il Consiglio dei ministri il primo confrontro tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e la titolare del dicastero della Sanità, Beatrice Lorenzin. Per il momento reggono le rassicurazioni sulla tenuta dei servizi, che a quanto sembra non verranno toccati dai tagli. A essere tagliate saranno "solo" le tante inefficienze sanitarie.

Secondo il quotidiano "Il Messaggero" i tagli richiesti sulla sanità ammonterebbero a circa 3 miliardi di euro. Una cifra che troverebbe l’opposizione del ministro Lorenzin e delle Regioni, secondo cui in questo modo salterebbe il "Patto della salute". La Lorenzin sarebbe disponibile a un intervento del 3% sul bilancio del suo dicastero, ovvero pari a circa 40 milioni di euro, cifra decisamente distante da quella auspicata dal premier, senza però toccare i fondi del "Patto per la salute", che potrebbero rendere quasi 3 miliardi.

I "contributi" degli altri ministeri – Il ministero per lo Sviluppo economico dovrà garantire 400 milioni di risparmio su un budget di 13 miliardi di euro. Dalle Infrastrutture dovrebbero arrivare, dai tagli, 400 milioni, dalla Difesa 600, dalla Giustizia tra i 250 e i 300 milioni. Lo sforzo maggiore arriverà dal ministero dell’Economia: qui il budget tocca i 530 miliardi, anche se molte voci del bilancio sono intoccabili. Dai tagli potrebbero arrivare quasi 7 miliardi.

Per il momento il governo assicura che le pensioni non saranno toccate e che la volontà è quella di continuare sul percorso della riduzione delle tasse. Il Tesoro è convinto che l’operazione 80 euro per essere efficace ha bisogno di diventare strutturale e dunque essere confermata. Ma soprattutto – novità delle ultime ore – ci sarà un ulteriore taglio dell’Irap e, se si potrà, un intervento di semplificazione sul ginepraio della Tasi.

L’operazione di spending review del commissario Cottarelli dovrebbe escludere il Welfare, ma considerando 6/7 miliardi di riduzione della spesa dai vari ministeri, all’appello mancano altri 14 miliardi per raggiungere il traguardo. Tre dovrebbero arrivare dalla lotta all’evasione, mentre "qualcosa" ci si aspetta dalla diminuzione della spesa per interessi sul debito a seguito delle mosse della Bce. Ma su questa partita la prudenza è d’obbligo perché non è assolutamente certa la futura stabilizzazione dei mercati. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Settembre 2014
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