Tre missionarie uccise in Burundi

Sono state uccise nella loro missione, forse a causa di una rapina. Ora il ministro degli Esteri Mogherini chiede al governo del Burundi di fare piena luce sull'accaduto. Il papa: «il sangue versato diventi seme di speranza per costruire l'autentica fraternità tra i popoli»

«Un enorme dolore…» ha commentato così padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi la notizia delle tre religiose saveriane italiane uccise nella missione di Kamenge, nella zona nord della capitale Bujumbura. A quanto riferisce la Gazzetta di Parma, la città da cui provenivano le tre religiose. 
Due delle quali, suor Olga Raschietti e Lucia Pulici, sono state ritrovate uccise ieri, 7 settembre, nel pomeriggio. La terza, suor Bernardetta Boggian questa notte.

«Verso le 16.00 di ieri la sorella Bernadetta è venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all’aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C’era apprensione soprattutto perché dall’interno della casa non c’erano segnali di vita, tutto era chiuso e con le tende tirate» ha racconta padre Pulcini al giornale emiliano.

«I guardiani del cancello – continua Pulcini – non le avevano viste uscire. Esito negativo lo ha dato anche una veloce ricerca nel quartiere presso alcune persone ammalate che le sorelle visitavano soprattutto di domenica. Ero davanti all’entrata con l’intenzione di forzare la serratura quando la porta si è aperta ed è apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia».

Sono state quindi allertate le autorità civili, militari e giudiziarie e religiose; si è proceduto ai primi accertamenti e sono iniziati gli interrogatori, soprattutto al personale di casa.

Nonostante l’accaduto, le religiose della missione hanno deciso di restare a dormire nella loro casa. «Poi questa notte – dice ancora padre Pulcini – le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l’aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita». 

Il movente di questi efferati omicidi non è ancora chiaro, ma nelle ultime ore si sta affacciando l’ipotesi di una rapina, forse ad opera di uno squilibrato. In un comunicato, il vescovo di Parma Enrico Solmi, «a nome di tutta la Chiesa di Parma, ha espresso la vicinanza e il cordoglio della Diocesi alla Congregazione delle Missionarie Saveriane e ai familiari delle due sorelle affidandole, nella preghiera, al Signore della Vita».

Anche il Papa ha fatto sapere di essere: «profondamente colpito dalla tragica morte» delle suore in Burundi. Papa Francesco ha aggiunto in un messaggio alla superiora delle Saveriane che si auspica che: «il sangue versato diventi seme di speranza per costruire l’autentica fraternità tra i popoli». 

Anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini, futuro alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, ha espresso il suo coroglio e in una nota diffusa in nottata, ha sottolineato che «l’uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel loro convento di Kamenge è un grande dolore. A nome mio e del governo – ha aggiunto – vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all’ordine delle Missionarie di Maria Saveriane. Ancora una volta – ha osservato il ministro degli Esteri italiano – assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano. Un sacrificio sul quale il governo s’impegna ora a chiedere chiarezza da parte del Burundi: paese al centro di molti dei conflitti che negli ultimi decenni hanno insanguinato in particolare la regione dell’Africa dei grandi laghi, a cominciare dal vicino Ruanda. Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto», ha scritto ancora Federica Mogherini, concludendo: «Ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle religiose».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Settembre 2014
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