Bene confiscato alle mafie trasformato in casa per l’emergenza abitativa

Il comune di Lainate, grazie ad un importante finanziamento regionale, ha avviato un progetto per recuperare uno stabile confiscato

«Un’abitazione della nostra città, sequestrata alla malavita organizzata, è ora patrimonio comunale. Sarà destinata ad un Progetto d’emergenza abitativa per la comunità lainatese» – così il vicesindaco di Lainate Cecilia Scialdalai ha commentato il progetto avviato per il recupero di uno stabile confiscato alla malavita. All’inizio dell’estate, l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha comunicato al Comune di Lainate la disponibilità di un immobile, in via Stradivari, confiscato a malviventi, da tempo disabitato e in condizioni di incuria e di abbandono. Per Lainate un’opportunità di acquisire una proprietà tolta alla malavita e restituirla alla comunità.

«Il punto ‘critico’, comune a tutti questi casi – spiega il vicesindaco con delega ai Servizi alla Persona e Politiche abitative – è però che generalmente il bene sequestrato, disabitato da tempo, si trova in condizioni di degrado tale da comportare la rinuncia da parte delle Amministrazioni locali, che difficilmente dispongono di fondi per recuperarlo». Per ovviare a questo problema che si è riscontrato in molte occasioni, Regione Lombardia ha stanziato dei fondi da destinare a progetti istituzionali o sociali di ‘riconversione e utilizzo dei beni’ ritenuti meritevoli. Un obiettivo pienamente centrato dal Progetto di ‘Housing Sociale: residenzialità temporanea per l’emergenza abitativa’ presentato in sinergia da Servizi Sociali, Uffici Tecnici e al Patrimonio, e sottoposto all’attenzione di Regione Lombardia.

Il Progetto del valore di poco più 100.000 euro, finanziato in massima parte da Regione Lombardia, consentirà di ampliare le già numerose misure che l’Amministrazione comunale concretizza a sostegno della crisi abitativa. «Da diversi anni il Comune di Lainate impegna consistenti risorse per sostenere le famiglie in difficoltà abitativa – aggiunge il vicesindaco – Solo per fare qualche esempio… supportiamo con contributi economici famiglie che non riescono a pagare le bollette, abbiamo attivato alloggi di emergenza sociale per le fasce più deboli, sostenuto residenzialità temporanea in casa-famiglia, in comunità, e in diversi casi individuato anche ricoveri in dormitori pubblici*. Ciò nonostante il problema abitativo, con l’aggravarsi della crisi economica generale, per alcune fasce di popolazione è diventato un’emergenza. Grazie a questi 75mila euro che Regione Lombardia ha riconosciuto al nostro progetto, con l’aggiunta del lavoro sociale di sostegno e accompagnamento, sarà possibile aiutare altri nuclei famigliari con bambini piccoli, oppure con persone disabili o in condizioni di estremo disagio socio-economico».

L’immobile di via Stradivari a Lainate, consiste in una unità immobiliare su due piani fuori terra più box e cantina (circa 130 mq con 4 locali, ovvero cucina, soggiorno, 2 camere da letto, 2 bagni e giardino di proprietà di circa 170 mq) sarà destinato infatti ad accogliere temporaneamente – e per un periodo massimo di due anni – nuclei famigliari che, attraverso un progetto predisposto e coordinato dai Servizi sociali del Comune, saranno accompagnati e sostenuti nel ricercare ed attuare misure idonee a superare le criticità che ne hanno determinato la situazione di emergenza socio-abitativa, e a quindi in una condizione di regolarità e di sicurezza sociale.

Al progetto collaboreranno esperti in ambito educativo per il reinserimento sociale, l’accompagnamento e il sostegno di soggetti in situazione di difficoltà sociale, psicologica, comportamentale. Circa 90/100mila euro saranno utilizzati per interventi di restauro e recupero dell’immobile che oggi si trova in condizioni tali da richiedere interventi strutturali significativi, oltre che riparativi e conservativi. Altri circa 20/30 mila euro all’anno serviranno per l’assistenza e l’accompagnamento educativo ad opera di professionisti socio-sanitari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2014
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