Il piccolo Varese sfida il nuovo Bologna “all’americana”

Sabato 18 (ore 15) il Dall'Ara accoglie i nuovi proprietari e vuole fare festa contro i biancorossi, orfani di Zecchin. «Ma noi ce la giocheremo come sempre - promette Bettinelli - La penalità è uno sprone in più»

Da una parte c’è la squadra di una grande città, che vuole tornare subito in Serie A, con un pubblico in visibilio per il passaggio di proprietà ai nuovi padroni venuti dall’America. Dall’altra un piccolo club in crisi economica, senza uno dei suoi condottieri fuori per squalifica, e con la spada di Damocle delle penalizzazioni sempre più incombente sulla testa. Se Bologna-Varese di di sabato 18 ottobre (stadio Dall’Ara, ore 15) si giocasse sulla carta, il risultato non sarebbe neppure quotato, viste queste premesse e visto che nella storia biancorossa non è mai arrivato un successo sulla formazione rossoblu.
A pallone però si gioca sul campo in undici contro undici e, promette mister Bettinelli alla vigilia, il Varese farà il suo dovere «in un grande stadio e con tanto pubblico. Sarà una partita divertente nella quale non rinunceremo a fare il nostro gioco. L’affronteremo come tutte le altre – spiega il tecnico biancorosso dopo la rifinitura del venerdì – attaccando, pressando alti, provando a recuperare palla per poi gestirla. Sappiamo di andare incontro a rischi, ma se non facessimo così sarebbe peggio. Vogliamo essere protagonisti nel bene e nel male, l’importante è non cadere nella mediocrità, l’unica cosa che mi fa paura: e se subiamo tante reti (il Varese ne ha 16 al passivo in 8 gare) sarà perché almeno rischiamo qualcosa».

(Bettinelli, a destra, con l’addetto stampa Marocco: alle loro spalle la classifica senza penalità)

Alle spalle di Bettinelli, in sala stampa, campeggia un grande foglio scritto a pennarello con la parte bassa della classifica senza penalizzazioni. Un "documento" (lo vedete nella foto che pubblichiamo) che mostra come il Varese, inteso come rendimento sul campo, in questo momento sarebbe sopra la linea della salvezza. «Non so chi abbia appeso qui la classifica – spiega Bettinelli – ma quel che leggete significa che siamo davanti a diverse squadre a appena un punto sotto lo Spezia dei milionari. So bene che salvarsi quest’anno sarà difficile, perché la squadra si è indebolita dall’anno scorso, quando ce l’abbiamo fatta solo nei playout. Ma io resto sicuro che ce la faremo: abbiamo grande cuore e grande voglia, siamo destinati a entrare nella storia della società. E il rendimento che abbiamo avuto sul campo fino a qui, è stato addirittura superiore alle potenzialità di questo gruppo».

AL FIANCO DEI DIRIGENTI – Logico però che all’ordine del giorno ci sia il mancato completamento dei pagamenti previsti per giovedì 16: come noto la dirigenza ha preferito saldare i debiti della stagione in corso e versare gli stipendi di dipendenti e steward, posticipando i versamenti Irpef e andando incontro così a un nuovo punto di penalizzazione (in tutto, ora sono 4 quelli complessivi). «Per me non ha importanza la nuova penalità; gioco ogni partita per provare a vincerla, quindi non mi faccio influenzare dalle notizie negative. Anzi – sottolinea Bettinelli – aggiungo di essere pienamente d’accordo con la scelta di pagare gli stipendi e di prorogare l’Irpef: chi lavora va retribuito perché si suda lo stipendio dal primo all’ultimo euro. Un punto si recupera, l’umanità no. E sul morale, finché ci sarò io, queste cose non incidono e anzi diventano uno sprone per fare ancora di più».
Bettinelli prosegue con un altro argomento a favore del presidente Laurenza e dei suoi collaboratori: «Nei dieci anni che ho trascorso al Varese, mai come stavolta ho sentito la società vicina alle esigenze della squadra: c’è un progetto condiviso, una grande attenzione a tutti gli aspetti. Sapevo che restando qui mi sarei assunto responsabilità e difficoltà, ma ho sposato il progetto e la fatica per realizzarlo. Certo, alla gente piace di più buttare m… che non dare pacche sulle spalle, ma quando ciò accade vuol dire che sei arrivato».

(Lupoli-Neto Pereira, l’attacco sarà ancora affare loro / foto Newphotopress)

RIVAS O SCAPINELLO? – A Bologna, oltre agli infortunati Forte e Cristiano, mancherà pure Gianpietro Zecchin che dopo il cartellino rosso ricevuto nel finale di gara con il Cittadella è stato squalificato per ben tre partite. Al suo posto, in fascia destra, le alternative sono opposte: o il giovane Scapinello ancora tutto da scoprire, o il veterano Rivas che è uomo di gran talento ma che nello spezzone disputato contro i veneti non ha convinto. Per il resto la squadra sarà molto simile a quella vista di recente: l’unico altro ballottaggio pare essere quello in difesa, dove Borghese e Simic si giocano una maglia da titolare. A meno che Bettinelli, per scombinare i piani del Bologna, si sia inventato qualcosa sul pullman che venerdì pomeriggio ha trasportato la squadra nel capoluogo emiliano.

LA DIRETTA – Come di consueto, la partita sarà raccontata in diretta su VareseNews attraverso il liveblogging, con la cronaca e le immagini in tempo reale. I tifosi potranno esprimere la propria opinione scrivendo nello spazio commenti o utilizzando l’hashtag #bolognavarese su Twitter e Instagram. La diretta è già iniziata con la possibilità di fare un pronostico attraverso il sondaggio: per visualizzarla CLICCATE QUI.

Bologna – Varese (probabili formazioni)

Bologna (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Oikonomou, Ferrari, Abero; Zuculini, Buchel, Bessa; Laribi, Acquafresca, Cacia.
Varese (4-4-2): Bastianoni; Fiamozzi, Rea, Borghese (Simic), De Vito; Rivas (Scapinello), Corti, Capezzi, Falcone; Neto Pereira, Lupoli. All. Bettinelli.
Arbitro: Ghersini di Genova (Bolano e Santoro – IV° uomo Colarossi).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2014
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