La Lombardia contesta la scelta del nuovo direttore della scuola
L'assessore regionale usa parole dure nei confronti del Ministro Giannini che ha nominato Delia Campanelli alla guida della scuola lombarda, ignorando la proposta avanzata da Milano. Critico anche Luca Ferrazzi
Sconcerto e delusione. La nomina da parte del Ministero dell’Istruzione di Delia Campanelli al vertice della scuola lombarda. Dure le parole dell’assessore regionale Valentina Aprea: «Apprendiamo con stupore e sconcerto la nomina del nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale da parte del Ministro Giannini. Non possiamo che esprimere imbarazzo per una scelta del Ministro operata in solitudine, che non ha considerato come avrebbe dovuto l’interlocuzione costruttiva che era giunta ad una condivisione di criteri per individuare il profilo del nuovo direttore regionale e garantire in questo modo continuità nelle scelte e leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali».
La Regione Lombardia aveva trovato l’accordo nella figura di Claudio Merletti, il dirigente che regge gli uffici scolastici di Varese e Como. Una figura che aveva raccolto pareri favorevoli trasversalmente a livello lombardo.
Aprea contesta le modalità: «Il metodo scelto dal Ministro ha sconfessato il confronto istituzionale con la Giunta ed il Consiglio Regionale. La Lombardia è territorio all’avanguardia, che merita più rispetto anche nell’espressione di professionalità in sintonia con le specificità territoriali: se il Ministro vuole portare la "buonascuola" a livello nazionale, deve iniziare prendendo a modello i territori più avanzati».
Critiche sono arrivare anche da Luca Ferrazzi, presidente della VII commissione consiliare: «
“Come presidente della Commissione Cultura di Regione Lombardia non posso non esprimere il mio rammarico e il mio disappunto per le modalità con cui il Ministero dell’Istruzione ha gestito la nomina del nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale».
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