Sindacati uniti contro gli infortuni sul lavoro

Cgil, Cisl e Uil, presenteranno domani al Collegio De Filippi di Varese un piano d'azione contro gli infortuni sul lavoro nella provincia di Varese. In un anno ben cinque quelli mortali su un totale di quasi 10mila

"Prevenire è meglio che curare", soprattutto se la cura rappresenta un costo sociale.
Le tre principali sigle sindacali: Cgil, Cisl e Uil, stimano che nella nostra provincia gli infortuni sui luoghi di lavoro siano circa 10mila all’anno. Un numero in diminuzione rispetto agli anni passati, aggiungono, ma comunque ancora troppo alto e che in media ha un costo per gli enti pubblici di circa 40 euro al giorno per una media di 28 giorni a infortunio. Un conto salato in tutti i sensi. Proprio per questo domani, venerdì 31 ottobre al Collegio De Filippi di Varese, dalle 9 alle 13, si terrà un incontro che vedrà riuniti sindacati, Asl e Inail per discutere su come prevenire e quindi ridurre il numero di infortuni sui luoghi di lavoro.

«Le aziende devono mettere la stessa attenzione che hanno verso il miglioramento dei propri prodotti, anche sulla sicurezza verso i propri dipendenti – spiega Salvatore Minardi della Cgil -. In questi anni abbiamo riscontrato che le imprese più competitive sul mercato sono anche quelle che investono in tecnologie, riuscendo al contempo a ridurre il numero di infortuni».
Secondo i sindacati sicurezza e miglioramento dell’organizzazione del lavoro vanno di pari passo. «Crediamo che un’attenta analisi degli incidenti possa aumentare la prevenzione nei luoghi di lavoro – spiega Salvatore Manta della Cisl dei Laghi – e in questo vogliamo affiancare le aziende, senza puntare il dito contro nessuno, ma fornendo degli strumenti operativi applicabili in ogni realtà lavorativa». Strumenti come i piani formativi aziendali, quelli cioè che hanno il compito di istruire imprenditori e dipendenti sulle misure di sicurezza da tenere sui luoghi di lavoro e di fornire le giuste informazioni sugli sconti e sugli incentivi offerti dall’Inail a tutte quelle aziende che investono in sicurezza.

«A Luglio, dopo il quinto incidente mortale in un anno, abbiamo lanciato un allarme – dice Oriella Riccardi della Cgil – e convocato in via straordinaria la Commissione sulla Sicurezza del lavoro presieduta dall’Asl. Con questo organismo abbiamo deciso di creare una sottocommissione sulle fonderie, i luoghi dove erano avvenuti alcuni degli incidenti più gravi registrati quest’anno. Poi ci siamo chiesti come intervenire e come predisporre una procedura operativa efficace. Abbiamo individuato il settore più colpito che è quello meccanico e in particolare quello delle fonderie, quindi abbiamo deciso di lavorare con la Commissione per creare una check list sui rischi prioritari da presentare ai datori di lavoro e una sui mancati infortuni per poter trarre delle osservazioni importanti per il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro». Un lavoro importante, sottolineano i sindacati, che non deve essere percepito come un onere dagli imprenditori, i quali spesso vedono nei corsi di formazione o nell’ammodernamento tecnologico solo dei costi  e dai lavoratori, spesso restii a denunciare l’iniscurezza in cui operano, un rischio per il proprio posto.
In occasione dell’incontro di domani verrà presentato poi un esempio concreto, quello di Enzo Meloni, imprenditore della RLS Industriale chimica. Un’azienda che in un paio d’anni è riuscita a ridurre del 30 per cento gli infortuni in azienda.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2014
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