“Con la gestione dell’Asilo Busti il sindaco ha mancato di rispetto al paese”

Il bilancio dei primi 18 mesi dell'amministrazione di Venegono Superiore, secondo il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuliano Manna

Il bilancio dei primi 18 mesi dell’amministrazione di Venegono Superiore, secondo il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuliano Manna: 

Il Sindaco Crespi, mancando di rispetto all’Asilo Busti, ha offeso una parte importante della storia di Venegono. 

Il sindaco, “troncando” brutalmente il consiglio comunale del 13 novembre, a dibattito ancora in corso, e “scappando” letteralmente dalla sala consiliare, ha mancato di rispetto non tanto alle opposizioni, quanto allo stesso Asilo Busti. Non solo, sulla stampa locale, si è permesso di criticare un modello di gestione (dal quale avrebbe invece molto da imparare) che da anni, grazie anche alla generosità di molti volontari, assicura a questa struttura uno standard qualitativo molto elevato. In sintesi la maggioranza ha  deciso di ridurre il contributo finalizzato al contenimento delle rette portandolo da 152.000 Euro a 121.000 Euro che, senza la pressione popolare e la mozione delle opposizioni compatte, sarebbero stati solo 90.000. Scelta   miope, adottata con il pretesto di volerlo riservare alle sole famiglie residenti. E’ risaputo infatti che molti dei 33  bambini provenienti da altri comuni vengono a Venegono in quanto hanno  nonni venegonesi. Oltretutto la presenza di utenti che arrivano da fuori andrebbe incoraggiata (non ostacolata) per almeno due buoni motivi: la  ripartizione dei costi fissi tra un numero maggiore di utenti consente di ridurre le rette a carico proprio delle famiglie residenti e, cosa non secondaria, favorisce la salvaguardia dei posti di lavoro che a questo numero sono legati. Questo consiglio comunale, di per sé  sgradevole, ha avuto però una funzione salutare : i moltissimi presenti hanno potuto toccare con mano tutta l’arroganza, l’incompetenza, la mediocrità, la maleducazione di cui sono capaci i nostri amministratori.
 
È naturale quindi che dovendo fare il punto sui risultati conseguiti in questi 18 mesi, emerga un quadro desolante, caratterizzato da una lunga serie di scelte criticabili e occasioni perdute. Vediamone alcuni esempi.
 
PIANO DI GOVRNO DEL TERRITORIO: è del tutto banale . Non si è tenuto conto per esempio delle problematiche ambientali né di incentivare il risparmio energetico, in compenso si è deciso di penalizzare non pochi cittadini privandoli di diritti precedentemente acquisiti. Non dimentichiamoci poi delle scelte azzardate (es: spostamento del Centro Sportivo) fortunatamente scongiurate a suo tempo da una sollevazione popolare forte e generalizzata.
BIBLIOTECA: si fa poco per incrementare il patrimonio librario; solo grazie all’insistenza delle opposizioni forse verrà risolto il problema degli spazi.
GIOVANI: mentre si parla dell’apertura di tavoli solo virtuali e senza nessun riscontro oggettivo, in realtà questa categoria di cittadini viene regolarmente e drammaticamente trascurata.
COMUNICAZIONE E CONFRONTO CON I CITTADINI: non esistono. Tutto viene deciso senza un minimo di condivisione né con le opposizioni e tanto meno con la comunità. Del resto nella maggioranza c’é persino chi sostiene che ogni  Gruppo Consiliare dovrebbe informare “i suoi” !! Se poi  si riceve solo su appuntamento, con l’obbligo di dichiarare prima la motivazione dell’incontro, non si può certo parlare di trasparenza, di disponibilità o di inclinazione all’accoglienza.. 
SOTTOPASSO: risulta incomprensibile il continuo slittamento della realizzazione di un’opera già in dirittura d’arrivo nel 2009.
PIATTAFORMA ECOLOGICA: in vista di un suo ampliamento i venegonesi hanno anticipato con la tariffa rifiuti una somma consistente (non meno di 100.000 Euro): poiché non si intravedono sviluppi, forse sarebbe il caso di restituirla.
CENTRO SPORTIVO:  sarebbe stato il caso di condividerne e valutarne con più calma e in modo più approfondito le sorti: forse l’aver affidato ad altri  per molti anni la gestione di parti essenziali di questa struttura (di fatto chiamandosi fuori) rappresenta un rischio eccessivo per il Comune.
BILANCIO:  il fatto di aver accumulato un avanzo vicino ai 2.000.000 di Euro, pur sapendo di non poterlo utilizzare, non significa essere virtuosi, ma semplicemente incapaci di programmare. A maggior ragione pare ingiustificato il taglio del contributo all’Asilo Busti.
Ebbene, dopo tutte queste “imprese” da fuoriclasse della politica locale e in tempi di vacche magre, come ama dire  Ambrogio Crespi, Sindaco e Assessori hanno avuto l’ardire di aumentarsi l’indennità.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2014
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