Con la paziente non vedente nel parcheggio per disabili: multata

La storia di una volontaria che ha accompagnato una donna in ospedale a bordo di un mezzo della Croce Rossa Italiana. “Al ritorno la sorpresa: mai vista una cosa simile”

trasporto disabili castellanza

«Ho parcheggiato il più vicino possibile all’ospedale perché la paziente aveva problemi seri di vista. Al ritorno, dopo la visita, l’amara sorpresa: 60 euro di multa perché non era stato esibito il talloncino che autorizzava a sostare in un parcheggio per disabili».
Castellanza, primo pomeriggio dello scorso 27 novembre. Claudia Bodini, volontaria del soccorso della Croce Rossa del Medio Verbano – Gavirate – accompagna una signora per una visita specialistica alla clinica Mater Domini: per farlo guida un Doblò targato Croce Rossa Italiana, con tanto di effigi e stemmi e attrezzato per i servizi particolari destinati a persone con disabilità. Il suo obiettivo è quello di arrivare in tempo, ma anche di non creare disagi alla signora che accompagna e farle fare a piedi il più breve tragitto possibile: per quello viene scelto il posto contornato dalla striscia gialla e destinato ai disabili.
«Sta di fatto che non mi sarei mai aspettata un atteggiamento simile da parte della polizia locale – racconta – . Ero incredula: per questo ho scattato alcune foto, e ho parlato della questione col nostro responsabile che impugnerà la multa. Trovo assurda questa decisione: l’auto era parcheggiata in un posto per disabili, e non è un veicolo privato: si tratta di un mezzo specializzato per trasportare persone con difficoltà: che altro avrei dovuto fare?».
Claudia è in Croce Rossa dal 2005, percorre oltre mille chilometri al mese a bordo di mezzi di soccorso ed attualmente ricopre l’incarico di “Delegato tecnico Area”: coordina le attività sociali in capo alla Croce Rossa Italiana di Gavirate e si permette una battuta per l’amaro epilogo della vicenda: «Parcheggiare sul posto riservato ai disabili di fronte ad un ospedale con un mezzo Cri, non è la stessa cosa che farlo con l’auto privata in riva al lago. Non stavamo lì per un picnic o per fare il bagno. Non mi è mai capitata una cosa simile».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Dicembre 2014
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