“Le aziende del territorio chiedono l’apertura di Pedemontana”

Il tratto di autostrada Pedemontana tra Cassano Magnago e Turate è ormai completato da qualche mese ma rimane chiuso al traffico mentre il tratto di tangenziale di Varese è ormai all’ultimo miglio. Da qualche mese, ormai, il collegio di vigilanza che vede anche la partecipazione degli amministratori del territorio non viene più convocato e la data dell’inaugurazione non è ancora stata fissata. Sono molte le domande che aleggiano su questo silenzio da parte della società costruttrice e i sindaci dei territori attraversati ma anche molti imprenditori che hanno le loro aziende lungo il tracciato, si chiedono che cosa si stia aspettando. Sul tavolo, inoltre, restano le opere di compensazione concordate con i vari comuni ancora in fase di stipula delle convenzioni o di progettazione iniziale.

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L’assessore all’urbanistica del Comune di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio e il sindaco di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti, hanno chiesto ufficialmente la convocazione del collegio di vigilanza proprio per chiarire questi quattro aspetti principali: date certe sull’apertura dei due tratti autostradali, prosecuzione dei cantieri fino a Bergamo, chiarimenti sulla questione del pedaggio (si pagherà da subito oppure no?), avvio delle opere di compensazione. «Gli amministratori dei comuni interessati dall’autostrada cominciano a fare pressioni per sapere cosa intende fare la società – spiega Pietro Zappamiglio – sono ormai 5-6 mesi che non veniamo convocati e aleggia un silenzio che non riusciamo ad interpretare». Zappamiglio sottolinea che «l’apertura del tratto tra Cassano e Turate potrebbe cominciare a portare qualche beneficio alle aziende del territorio, basti pensare alle imprese che esportano verso la Svizzera quanto possono beneficiare dal risparmio di tempo che avrebbero nel trsporto verso la dogana di Chiasso e viceversa – prosegue l’assessore – la nostra zona ha un’alta concentrazione di aziende e i camion che ogni giorno passano dai nostri territori sono migliaia, molti imprenditori mi chiedono notizie che in questo momento non sono in grado di fornire».

Inoltre c’è la questione delle opere di compensazione: «Ad oggi nessuna opera di compensazione di quelle concordate coi comuni e di quelle previste dal Cipe ha avuto inizio – racconta ancora Zappamiglio – so che alcuni comuni hanno firmato delle convenzioni, altri hanno visionato dei progetti mentre altri non sono stati ancora contattati». A Cislago, infatti, il sindaco ha ventilato l’ipotesi di non dare l’autorizzazione all’apertura del tunnel se non verrà avviata la convenzione per la costruzione della palestra promessa. Per ora Pedemontana sta completando la restituzione delle aree private occupate dai cantieri e sta concludendo la riapertura dei collegamenti interrotti ma i ritmi sembrano essere rallentati molto rispetto a qualche settimana fa: «Non possiamo fare altro che attendere la convocazione del collegio di vigilanza da noi richiesto – conclude Zappamiglio – solo in quel momento potremo avere novità sulle molte questioni rimaste aperte».