Morte sul lavoro, i sindacati: “La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità”

Con una nota di Fiom e Fim i sindacati si stringono al doloro della famiglia del 35enne morto mentre stava lavorando a Cavaria con Premezzo: "Pronti a costituirci parte civile per chiarire i fatti"

“Le indagini sull’applicazione delle norme di sicurezza ci diranno se l’azienda ha eseguito o meno tutte le verifiche e gli interventi necessari sull’attrezzatura usata dal lavoratore, in ogni caso fin da subito abbiamo espresso il nostro impegno per conoscere le cause dell’incidente, individuare responsabilità e compiere le necessarie azioni anche legali per impedire il ripetersi di tali gravi eventi”.

Sono ancora in corso le modalità che questo pomeriggio, martedì 23 dicembre, hanno portato alla morte di un operaio di 35 anni che stava lavorando nella ditta L.M.C. di Cavaria con Premezzo, ma i sindacati chiedono chiarezza con una nota molto dura diffusa nel tardo pomeriggio:

"In questo momento ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore in questo triste momento e ne condividiamo il dolore – scrivono da FIOM-CGIL e FIM-CISL di Gallarate spiegando che – non solo si continua a morire sul lavoro, ma si continua a morire con le stesse e nelle stesse modalità con cui si moriva in passato perché le norme di legge in materia di sicurezza non vengono applicate o non vengono fatte applicare. Non è sufficiente dire basta. Occorre intervenire affinché il tema della tutela della salute e della sicurezza diventi una delle priorità strategiche nel mondo del lavoro e condizione fondamentale per le imprese. Servono quindi interventi incisivi sul piano del rafforzamento dei servizi ispettivi e di prevenzione delle Asl e, sul piano sanzionatorio, nei confronti delle imprese che violano la difesa della salute e della sicurezza e maggiore informazione e formazione specifica per i lavoratori. di lavoro. La FIOM-CGIL e la FIM-CISL si impegnano a promuovere ogni possibile iniziativa per chiarire la dinamica dell’incidente, fino alla costituzione di parte civile”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2014
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