Callahan è l’esempio buono, Rautins invece stecca

Il lungo è spesso una sentenza nel tiro pesante a differenza del canadese troppo impreciso. Eyenga fermato solo dalla caviglia

RAUTINS 5 – Uno dei più attesi è tra quelli che rendono di meno in casa biancorossa. Non mancano impegno, intensità e nemmeno la voglia di fare basket (5 assist); quel che però non c’è è la precisione dall’arco perché il 2/9 conclusivo è un dato troppo pesante per le economie della Openjobmetis. Prova a riprendere confidenza col canestro affrettando qualche tiro che sbatte sul ferro e peggiora così le cose.

DANIEL 6 – Il lungo è l’uomo che più di tutti ha beneficiato dell’innesto di Maynor e lo si capisce subito quando mette 6 punti rapidi su tre assist del playmaker. Un buon momento fermato dai falli che più avanti non si ricrea se non saltuariamente; a sua discolpa bisogna dire che certi errori arrivano a seguito di passaggi decisamente “creativi” da parte dei compagni di squadra che lo costringono a conclusioni in acrobazia. Ma non ci sentiamo di bastonarlo, nonostante i pochi rimbalzi (questo sì, dato negativo).

MAYNOR 6 – Di solito scegliamo il voto per la partita nuda e cruda, questa volta facciamo un’eccezione e proviamo a darlo in prospettiva. L’esordio di Maynor ha certamente avuto più bassi che alti, soprattutto per una difesa “leggera” e un tiro inizialmente impreciso; gli undici assist serviti ai compagni – tutti nuovi – lasciano però intravedere tutte le potenzialità che gli si riconoscono. Crediamoci (anche perché di alternative non ce ne sono).

CASELLA 5,5 – Ha quattro minuti per lasciare un segno, ci prova con un po’ di coraggio ma il tentativo non va a buon fine: 0 su 2.

OKOYE 5,5 – Dà un bel contributo in attacco in un momento non semplice con 5 punti in pochi attimi, però è lo Stan di sempre: una fiammata in mezzo a troppi errori di posizione in difesa. E in quegli spazi Cantù è andata a nozze.

DEANE 5 – É lo specchio della Openjobmetis di gran parte della partita: non si può dire che giri male in assoluto, ma non affonda mai i colpi, gioca senza cattiveria e si accende solo in qualche occasione. Con un compagno di regia appena arrivato e la necessità di sopperire ai punti “mancanti” di Diawara serviva giocare con un piglio differente.

CALLAHAN 7,5 – Più di così potrebbe asciugare la doccia e portare le borse ai compagni di squadra, null’altro. Il lungo pescato dalla A2 è l’esatto contrario di Deane: ha il coraggio di sbagliare e forse grazie a questo segna spesso. Non a caso, quando la palla gli arriva sull’arco, tutto il “Pianella” rumoreggia per la paura. Ha tutto dell’uomo derby, tranne purtroppo la vittoria.

EYENGA 6,5 – Cade e si fa male a metà del secondo periodo, quando aveva preso la leadership della squadra e aveva aiutato a riportarla fino al -4. Piace il suo spirito prima e dopo l’intervallo: fa di tutto per rientrare e ci riesce. Peccato che trovi dall’altra parte un fenomenale Jones che fa meglio di lui. Gran duello, comunque.

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Pubblicato il 26 Gennaio 2015
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