“Cinque giorni di asilo nido ci sono costati 382 euro”
La protesta di una famiglia che porta il figlio all'asilo nido comunale. La replica dell'assessorato: "Da quest'anno non si fanno abbuoni in caso di assenze anche se prolungate". Fantinati: "Tariffe invariate dall'anno scorso"
«Per cinque giorni di asilo nido comunale abbiamo pagato 382,80 euro». La cifra, che una coppia di genitori di Busto Arsizio non esita a definire «astronomica», è stata pagata a dicembre scorso per aver mandato il proprio figlio all’asilo dall’1 al 5 dicembre: «Poi il piccolo si è ammalato fino alle vacanze di Natale. E’ assurdo, l’anno scorso in una situazione simile abbiamo pagato 100 euro in meno». I due genitori rientrano nella fascia massima con reddito Isee superiore ai 20 mila euro ma non sono certo ricchi: «Siamo due impiegati e, usufruendo di tutti i servizi pre e post asilo, con il servizio mensa, paghiamo la ragguardevole cifra di 500 euro al mese per un asilo nido comunale. L’aumento dall’anno scorso è di circa 30 euro al mese ma senza avere la qualità di un servizio privato che costa un po’ di più, ma neanche tanto, ti garantisce una maggiore elasticità e servizi aggiuntivi». Secondo i loro calcoli da un anno all’altro ci sarebbe stato un aumento paragonabile a quello che c’era stato nei tre anni precedenti: «Dal 2010 al 2013 aumentava di 10 euro mensili all’anno – spiegano – da quello che abbiamo capito lo scorporo del servizio mensa sarebbe la causa di questo balzo in avanti».
L’assessore all’educazione Claudio Fantinati replica alle affermazioni dei due genitori bustocchi: «Non conosco nei particolari il caso di questa famiglia ma posso assicurare che le tariffe base non sono state aumentate rispetto all’anno scorso. Per chi è in fascia massima il costo è di 408 euro». A cambiare, però, è il sistema con cui le tariffe vengono applicate. Sul sito del Comune, infatti, sono pubblicati tutti i tariffari degli asili comunali e subito si capisce perchè per soli cinque giorni di asilo i genitori del bambino abbiano pagato 382,80 euro. Si legge infatti che nel corso del mese, non verranno applicati abbuoni sulla retta fissa ad eccezione di alcuni casi: mese d’inserimento (inizio frequenza dopo il 15 del mese) il 15%, vacanze di Natale il 15%, vacanze di Pasqua il 7%, intero mese di luglio il 100%, 1 o più settimana Luglio (abbattimento rapportato alle settimane di assenza), assenza per malattia per l’ intero mese il 60%. Rispetto agli anni scorsi, infatti, l’amministrazione comunale ha deciso di far pagare i costi fissi del servizio anche se si è assenti per l’intero mese: «Si tratta di costi che vengono sostenuti dall’amministrazione anche se non si usufruisce del servizio» – spiega Fantinati.
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