Fatturazione elettronica, all’appello di Gioia rispondono solo i piccoli

Quindici comuni rispondono all'invito del sindaco di Brebbia per ragionare insieme sulle scadenze imposte dall'Agenda Digitale, ma i comuni sopra i 5mila abitanti disertano l'iniziativa

Tutti attorno a un tavolo per parlare di fatturazione elettronica. Alcuni Comuni dell’alto e medio Verbano si sono dati appuntamento a Brebbia, sabato 23 gennaio, per affrontare le scadenze richieste dalla cosiddetta Agenda digitale. Prima tra tutte la fatturazione elettronica (leggi l’articolo) a cui gli enti locali dovranno "adeguarsi" entro il 31 marzo 2015. 
Il sindaco di Brebbia, Domenico Gioia, capofila di questa iniziativa e con un passato da informatico, è sicuro che la direzione intrapresa dalla Commissione Europea e sottoscritta dal governo italiano all’interno del programma EU2020, sia quella giusta: innovare, digitalizzare, risparmiare. Ma è altrettanto convinto che gli enti locali potranno trarne un reale giovamento solo ragionando in un’ottica d’insieme. 

«Alla riunione di sabato eravamo circa una quindicina di sindaci o loro rappresentanti – racconta il primo cittadino di Brebbia -. L’unica nota stonata, se così la vogliamo chiamare, è stata l’assenza dei comuni sopra i 5mila abitanti, con l’eccezione di Vergiate. Spero che non l’abbiano fatto per presunzione perché ritengono di essere autosufficienti. Sarebbe un grave errore. Ritengo piuttosto che abbiano avuto qualche altro (e concomitante) impegno». 
Oltre che con "concomitanti impegni" le assenze possono essere giusticate anche da un altro motivo: ogni comune infatti, come si evince dal sito dell’Anci, può scegliere in totale autonomia che strada percorrere verso la digitalizzazione informatica (basta che rispetti le scadenze). Un’autonomia che, per i circa ottomila comuni italiani, può rappresentare un’arma a doppio taglio.  

«Per tutta una serie di motivazioni, non ultima quella economica (leggi l’articolo) – continua il sindaco di Brebbia – agli enti locali, conviene affidarsi a un operatore di mercato certificato e fare blocco comune. A fine riunione si è deciso pertanto di procedere inizialmente con la sottoscrizione di un protocollo di intesa per poi arrivare a costituire un vero e proprio nuovo soggetto giuridico in grado di rappresentare tutti i Comuni. Nel frattempo si procederà a contattare alcuni fornitori per avere delle indicazioni dei costi per l’erogazione del servizio completo, compresa l’annosa questione della Conservazione sostitutiva dei documenti in formato digitale, resa obbligatoria dalle norme vigenti.
Ci ritroveremo tutti insieme il 14 febbraio, sempre a Brebbia alle 10, per definire i prossimi passaggi con l’intento di chiudere in tempo questa problematica. Poi ci dedicheremo alle altre questioni. La cosa importante – conclude il sindaco – è la volontà, da parte di tutti di fare squadra e mettersi insieme».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2015
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