Inseminazione: accordo tra il Biocell e il Centro di fertilità di Locarno
I due enti hanno siglato un'intesa per permettere alle coppie italiane di prepararsi alla fecondazione a Busto e di ottenere il ricovero e l'intervento nel centro del cantone a prezzi abbordabili
Il Biocell Center di Busto Arsizio e il Centro Cantonale di Fertilità dell’Ospedale regionale di Locarno “La Carità” hanno siglato un accordo con l’obiettivo di permettere a tutte quelle coppie italiane che sono alla ricerca di un figlio, di usufruire del servizio, a “domicilio” e a tariffe basse.
«La diagnosi e la preparazione a Busto Arsizio ma, nel caso servisse, il ricovero ospedaliero e la fecondazione assistita presso un ospedale pubblico svizzero, è garanzia di serietà e di prezzi abbordabili per tutti. Tutto questo grazie a una partnership – spiega la dottoressa Patrizia Sagone, biologa di Biocell Center – con un ente pubblico elvetico che dà grande lustro al nostro centro, confermando l’impegno continuo sia nel campo della ricerca che della diagnosi. Gli stessi medici dell’Ospedale di Locarno svolgeranno le visite preparatorie presso Biocell, senza far muovere i pazienti. Soltanto l’eventuale seconda fase, quella della vera e propria fecondazione in vitro, verrà eseguita a Locarno. In altre parole – conclude Sagone – per una volta non saranno i pazienti a fare i pendolari della sanità, ma i medici».
«L’importanza di questo progetto – spiega il dottore Marco Buttarelli medico capo servizio presso il Centro di Fertilità dell’Ospedale Regionale di Locarno – sta proprio nella facilità di accesso alle cure da parte dei pazienti italiani, e nella garanzia che – attraverso una struttura pubblica elvetica – le coppie hanno in termini di serietà e competenza».
«L’equipe di endocrinologia ginecologica dell’Ospedale di Locarno è un gruppo all’avanguardia e di provata professionalità – commenta il primario del dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Busto Arsizio – e come tale l’annuncio di questo accordo mi pare un’opportunità in più per i pazienti del nostro territorio”.
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