Kangur, dieci allenamenti a settimana per “riprendersi” la Openjobmetis

Il dottor Sella elenca le fatiche in piscina e in palestra dell'ala estone che potrebbe tornare in panchina a Cantù (26 gennaio). Il suo reintegro appare fondamentale per migliorare le prestazioni di Varese

Sono giorni tribolati, quelli che sta passando la Pallacanestro Varese: le sconfitte con Capo d’Orlando e Pistoia hanno nuovamente cacciato i biancorossi lontano dalla prima metà della classifica, li hanno estromessi dalla Final Eight di Coppa Italia e hanno costretto la dirigenza a fare il punto della situazione. Come già previsto domenica sera, e nonostante il suo sfogo, Gianmarco Pozzecco non è stato realmente messo in discussione: il coach resta un punto fermo della società e della squadra e ha partecipato ai summit di questi giorni con il presidente Coppa e il responsabile dell’area tecnica Vescovi. Sul tavolo le possibili mosse di mercato – non è un mistero che i due play siano a rischio taglio – che comunque non avverranno questa settimana: c’è Avellino da affrontare in trasferta nell’ultimo turno di andata (domenica 11, ore 20,30) e soprattutto, dopo il match in Irpinia, ci sarà la pausa per l’All Star Game e quindi più tempo per riorganizzare il tutto.

(Il Poz resta saldo sulla panchina della Openjobmetis)


Tra l’altro il Poz deve fronteggiare l’influenza che ha steso Andy Rautins, da tre giorni a letto con febbre alta: ad Avellino dovrebbe esserci ma in condizioni tutt’altro che ottimali. Intanto però, la Openjobmetis sta lavorando sodo a un’altra "operazione" che potrà rinforzarla a breve: il rientro in squadra di Kristjan Kangur. È infatti opinione diffusa che l’estone possa essere il giocatore in grado di migliorare di molto le scarne prestazioni biancorosse, non tanto per un apporto statistico (l’ala non è un bomber, né un rimbalzista feroce), quanto per le qualità tecniche e tattiche.
Il suo gioco infatti permette da un lato di creare spazio in area (è un buon tiratore dall’arco dei tre punti e costringe così la difesa a seguirlo lontano da canestro) che può essere sfruttato sia da Daniel sia soprattutto da Diawara o Eyenga, ali che hanno bisogno di "corridoi" per attaccare il canestro; d’altra parte Kristjan è una sorta di "regista aggiunto", con buona visione di gioco e capacità di passaggio a favore dei compagni; una risorsa cruciale per una squadra che difetta in fase di regia con i propri playmaker. Infine Kangur può giocare anche nel ruolo di pivot, seppure atipico, e quindi essere impiegato in quintetti particolari dallo staff tecnico.

(Kangur in difesa contro Pesaro: ritroverà i marchigiani nella seconda di ritorno / foto Raso)

Ecco perché, quindi, c’è grande attenzione al suo recupero dopo l’intervento del 3 dicembre scorso, quando è stato operato a Legnano per asportare l’ernia al disco. Le ultime indicazioni che emergono dall’ambiente biancorosso parlano di un suo possibile rientro per la partita con Cantù del 26 gennaio prossimo (il match è stato posticipato al lunedì sera – LEGGI QUI), e il dottor Stefano Sella – dello staff medico della Openjobmetis – non nega questa indicazione. «La nostra idea era quella di preparare Kangur in tempo per la gara successiva, quella interna contro Pesaro, ma c’è la possibilità di farlo rientrare già al "Pianella" la settimana prima e quindi continuiamo a lavorare in questa direzione» spiega Sella. «Kristjan intanto prosegue sulla strada del recupero e sta reagendo bene alle sedute che svolge in piscina e palestra: siamo arrivati a una decina di allenamenti a settimana e da un paio di giorni ha aggiunto al resto anche sessioni di tiro "statico" a canestro, quinda senza muoversi sul parquet». Il dottor Sella elenca quello che l’estone sta facendo in questi giorni: «In piscina alterna il nuoto a esercizi di camminata, balzi e corsa e all’uso di elastici per effettuare alcuni movimenti mirati. Al lavoro in acqua unisce poi quello in palestra o sulla cyclette o sul tapis roulant sul quale ormai può correre a buoni ritmi: è arrivato a fare 25′ a una velocità di 9/10 chilometri orari».
E il decorso post allenamento dà buoni segnali ai medici della Openjobmetis: «È vero, al termine delle sedute Kangur non lamenta dolori anche al termine di esercizi faticosi e appare in buona condizione. Tuttavia settimana prossima effettuerà una risonanza magnetica di verifica, necessaria anche per dare sicurezza al giocatore in vista a un possibile rientro. Poi, quindi, vedremo se sarà possibile metterlo a referto contro Cantù: ciò accadrà se nella settimana precedente potrà allenarsi con i compagni in modo normale, sul campo da basket. Ripeto: noi ci proveremo».

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Pubblicato il 08 Gennaio 2015
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