Luoghi di culto, le opposizioni: “Legge incostituzionale”
Duro confronto in Aula del Consiglio regionale sulla legge votata dalla sola maggioranza che impone regole più restrittive per i nuovi luoghi di culto
Durissimo dibattito martedì nell’Aula del Consiglio regionale sulla legge votata dalla sola maggioranza che impone regole più restrittive per la costruzione di nuovi luoghi di culto. In Aula maggioranza e opposizione si sono scontrate non solo sui contenuti della legge urbanistica, ma anche e soprattutto su una visione di società. «Questo provvedimento è frutto dell’islamofobia della Lega e dei suoi alleati del centrodestra – commentano Jacopo Scandella del Pd e Roberto Bruni di Patto Civico – che, nel tentativo irresponsabile di impedire la realizzazione di moschee, rischiano di ostacolare chiunque intenda esercitare pubblicamente il proprio culto, compresi i cattolici, limitando nei fatti la libertà di tutti. Questa legge non risolve un solo problema e non limiterà il proliferare di tante Viale Jenner».
I due gruppi insieme a Movimento 5 Stelle avevano presentato tre pregiudiziali di incostituzionalità, la principale legata al fatto che il progetto di legge impediva alle confessione religiose che non hanno stipulato un’intesa con lo stato (fra cui quella islamica) di costruire un luogo di culto. «Nonostante i profili di incostituzionalità siano stati ammorbiditi all’ultimo minuto dalla maggioranza, quanto approvato dal consiglio regionale oggi è un capolavoro di paranoia legislativa. Oltre che inutile, è un pasticcio urbanistico e legislativo che burocratizza all’inverosimile l’apertura di tutti i nuovi luoghi di culto invadendo competenze statali, ledendo libertà costituzionali e ledendo l’autonomia dei Comuni che già avevano tutti gli strumenti urbanistici per discutere con la propria cittadinanza progetti di nuove attrezzature religiose».
Una legge che secondo le minoranze non garantirà maggiore sicurezza. «I musulmani continueranno a pregare per strada, negli scantinati o in centri culturali spesso fatiscenti e difficili da controllare, come hanno fatto fino ad ora – dichiara Scandella -. Verranno colpite, invece, tutte le altre confessioni religiose, compresa quella cattolica, che dovranno sottostare agli aggravi burocratici introdotti con questa legge. Sarà molto più difficile costruire nuovi luoghi di culto o semplicemente cambiare destinazione d’uso di edifici già esistenti. È mai possibile che per avere un nuovo oratorio si dovrà effettuare la valutazione ambientale strategica? Questa legge è un clamoroso errore, utile solo a fomentare lo scontro tra cittadini, prima che tra religioni, esattamente ciò che fa comodo alla Lega».
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