Pozzecco: “Dispiace per la sconfitta, ma i segnali sono buoni”
L'allenatore della Openjobmetis spiega la sconfitta del derby a Cantù: «Ci è mancata molto la fisicità di Kangur e Diawara, ma ho visto buone cose, soprattutto da Maynor»
La Openjobmetis perde il derby a Cantù 91-83. La Acqua Vitasnella è stata davanti tutta la gara, mentre i biancorossi non hanno offerto la loro miglior prestazione, anche a causa delle pesanti assenze di Kangur e Diawara. Davanti ai microfoni della sala stampa del “Pianella” il coach varesino Gianmarco Pozzecco è triste per la sconfitta, ma vede il bicchiere mezzo pieno: «Sono dispiaciuto per il risultato, questo è quello che interessava maggiormente a noi e soprattutto ai nostri tifosi, che ci hanno seguito per stare vicino alla squadra e vivere un’emozione. Dall’altro lato sapevo che oggi era una giornata strana perché avevamo bisogno di risposte, una su tutte da Maynor, oltre alla reazione della squadra senza Diawara. Sotto questo punto di vista sono soddisfatto, anche al netto delle condizioni ambientali. Siamo partiti male, soprattutto in difesa, ma ci abbiamo sempre provato. Abbiamo dovuto giocare con quintetti particolarmente piccoli perché senza Kuba e Kangur dovevamo fare di necessità virtù. Abbiamo fatto comunque abbastanza bene, poi Jones ha fatto una partita pazzesca e quando certi giocatori hanno giornate del genere ci puoi far poco. Maynor ora dovrà capire come si gioca da noi e in Europa e imparare a farsi proteggere dai compagni in attacco. Quando torneranno Kuba e Kangur sarà il primo beneficiario. Stasera ha passato bene la palla, ha fatto anche canestro da tre e ha dato buone sensazioni. A Varese è mancata la fisicità di Diawara; non amo piangere, bisogna cercare di passare sopra alle difficoltà, ma venire qui senza Kangur e Diawara, con Eyenga che si è infortunato (poi rientrato in campo, ndr), non è poi così semplice. Rispetto alle risorse umane siamo stati bravi, soprattutto contro una squadra fisica come Cantù, a cui vanno i nostri complimenti per aver giocato un’ottima partita La cosa bella alla fine: io pensavo di mantenere i punti di vantaggio dell’andata, mentre i ragazzi volevano vincerla e questo mi rende felice».
Soddisfatto invece l’allenatore canturino Pino Sacripanti, anche se ammette di essere infastidito per la differenza canestri a sfavore: «Abbiamo fatto una buona partita, con l’atteggiamento giusto. Due aspetti ci preoccupavano: la zona, che abbiamo attaccato con abilità e pazienza, e la posizione di Callahan da pivot, che ci ha fatto male in pick and pop dall’arco. Abbiamo avuto l’apporto di tutti i giocatori, nella gestione c’è stata una continua rotazione per contrastare i loro quintetti accoppiandoci sempre bene. Ci siamo tolti una bella soddisfazione, al termine di una partita affascinante con un bell’ambiente anche grazie ai nostri tifosi. Jones per noi è una grande risorsa, ogni tanto si estranea dal gioco, ma non possiamo pensare che possa tirare sempre con il cento per cento dal campo. Sono invece inferocito per aver la differenza canestri, anche perché a noi hanno fischiato tante infrazioni di passi e il loro play credo che alla fine abbia commesso passi di partenza. Non voglio prendere giornate di squalifica e credo che gli arbitri abbiano fischiato bene, ma su quell’azione secondo me hanno sbagliato».
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