Prosegue la Dakar del “guerriero” Toia
Il raid sudamericano ha effettuato il giorno di riposo: il motociclista di Gallarate è ancora in corsa nonostante alcuni problemi tecnici. Comanda la Honda di Barreda e del manager varesino Martino Bianchi
Mentre la "Dakar" si rivela amara per il più accreditato centauro italiano, Alessandro Botturi, l’unico portacolori della nostra provincia prosegue nella sua avventura sugli sterrati sudamericani, tra mille difficoltà ma anche tra molte soddisfazioni. Il gallaratese Diocleziano Toia ha infatti dovuto affrontare una serie di ostacoli tecnici nella prima parte del raid e finalmente ha potuto rispettare la giornata di riposo e tirare così un po’ il fiato dopo le fatiche dei giorni scorsi. "Diok", che fa parte del gruppo di piloti in gara senza assistenza tecnica (quindi devono in totale autonomia riparare e controllare il proprio mezzo), prima della tappa odierna occupava la 92a posizione della classifica a due ruote ma prima della pausa ha scalato diversi gradini grazie a una frazione finalmente senza grandi problemi.
In precedenza invece, Toia aveva dovuto risolvere svariate questioni tecniche: una perdita d’olio, quella del pignone (finito in mezzo ai cespugli e recuperato dopo una lunga ricerca), un guaio alla frizione. Intoppi che poi lo hanno costretto a lavorare fino a notte per rimettere in sesto la propria Ktm 450, rinunciando così a preziose ore di sonno e di riposo. Il centauro gallaratese si è raccontato durante una sosta al bivacco di Iquique alla telecamera di WRR – World Rally Raid, che vi proponiamo nella nostra web-tv (CLICCA QUI).
HONDA "VARESINA" – Se Toia è l’unico atleta partecipante alla "Dakar" 2015, non vanno dimenticati altri protagonisti nostrani schierati in Sudamerica con ruoli dirigenziali o tecnici di casa Honda. Si tratta di Martino Bianchi (che guidò la spedizione di Husqvarna un paio di anni fa, quando ancora la sede era a Cassinetta), oggi general manager del colosso giapponese che ha schierato una squadra con il marchio Hrc; con lui anche il capotecnico Filippo Giola. E non si può dire che le cose per il momento vadano male: ci sono infatti tre Honda nei primi quattro posti, con lo spagnolo Barreda in testa, il portoghese Goncalves terzo e il suo connazionale Rodrigues quarto. Nel mezzo, secondo, Marc Coma, spagnolo che resta la punta di diamante della Ktm, casa che vince ininterrottamente la classifica tra le moto dal 2001. «Il bilancio finora è sicuramente positivo per noi – commenta Bianchi – Arriviamo al giro di boa come leader della generale. Lo scoglio duro sarà soprattutto Cachi perché è un tappa molto tecnica, ma anche la partenza in linea, prevista sul lago salato, potrebbe mettere ulteriore pressione ai piloti».
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