Reti gas, Prealpi assicura: “Nessun problema con le banche”

Prosegue senza scossoni il passaggio delle reti da Agesp a Prealpi Gas per un valore di oltre 20 milioni di euro. Il presidente Montani spiega: «Siamo in trattativa privata con vari istituti». Nei prossimi mesi toccherà alle reti di Gallarate

Cosa sta succedendo a quelle decine di km di tubi che passano sotto i nostri piedi e che portano nelle nostre case calore e fuoco per cucinare? Nulla, in apparenza, ma stanno passando di proprietà da Agesp (a Busto Arsizio) e Amsc (a Gallarate) a Prealpi Gas che è, comunque, una società pubblica formata dai comuni di Busto Arsizio e Gallarate in vista delle gare per la distribuzione del gas. A spiegare la situazione attuale è il presidente di Prealpi Gas Paolo Montani che sta gestendo il pasaggio delle reti di Busto e Gallarate: «Prealpi Gas sta acquistando le reti da Agesp e Amsc – spiega – per quanto riguarda la rete di Busto la compravendita è già stata approvata dal consiglio comunale e la giunta ha approvato la firma dell’atto mentre per quanto riguarda le reti di Gallarate abbiamo ricevuto l’ok del sindaco Edoardo Guenzani e dell’assessore Lovazzano ma la compravendita si concretizzerà nei prossimi mesi».

Intanto la società sta trattando con alcune banche per finanziare l’operazione dopo che il bando emesso nei mesi scorsi è andato deserto: «Il problema non era la bancabilità in sè ma i tempi troppo ristretti a causa dello slittamento del voto in consiglio comunale richiesto dai revisori dei conti i quali, alla fine, hanno dato il via libera all’operazione – spiega Montani ricordando la mail inviata ai consiglieri comunali da uno dei revisori dei conti incaricati di vigilare sulla correttezza delle procedure – quindi siamo passati alla trattativa privata con diverse banche ed entro il 15 gennaio relazioneremo al consiglio di amministrazione». Entro quella data, dunque, si saprà quale sarà la banca che concederà il finanziamento per acquistare le reti del gas di Busto Arsizio, valutate 23 milioni di euro. Per quelle di Gallarate, del valore di oltre 16 milioni, bisognerà attendere i prossimi mesi «per dare respiro finanziario alla società, visto che parliamo di un’operazione da 40 milioni di euro nel complesso» – spiega ancora il vertice di Prealpi Gas.

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Le domande del Pd

La prossima fase, che segue l’acquisizione delle reti, sarà quella più delicata e sarà una partita che Prealpi Gas intende giocare preparandosi alla gara per la distribuzione del gas nell’Atem 3, il bacino un’area enorme con oltre 223.000 utenze, 2.500 chilometri di tubature e oltre mezzo miliardo di metri cubi di gas trasportato ogni anno: «Non sarà facile e molto dipenderà dalle caratteristiche del bando che emetterà il governo – spiega ancora Montani – noi ci stiamo preparando attraverso certificazioni su qualità e sicurezza e con corsi di formazione per i nostri dipendenti», ma è ancora presto per sapere come andrà.

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Pubblicato il 09 Gennaio 2015
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