L’allievo Poz vuole legare il maestro Recalcati

Domenica al PalaWhirlpool arriva l'allenatore della Stella alla guida di Venezia terza in classifica (18,15). Il tecnico biancorosso sereno: «Siamo in crescita». Debutto per Jefferson

È un Pozzecco più sereno rispetto alle ultime uscite, quello che si appresta a sfidare il suo maestro Recalcati, l’allenatore con cui è salito in cima all’Italia nel ’99 e (quasi) al mondo con le Olimpiadi del 2004. Domenica 15 (ore 18,15) la sua Openjobmetis ospita l’Umana Venezia del Charlie, terza in classifica e ben più in salute della banda biancorossa spinta dalle recenti sconfitte verso la zona di massima allerta. Un match che vede il pronostico tutto a favore della Reyer, alla quale Varese arriva dopo una settimana movimentata (via Daniel, è arrivato Jefferson) ma che ha lasciato sensazioni positive alla "Mosca Atomica".

ATTEGGIAMENTO DIVERSO – «Ho riflettuto molto nell’ultimo periodo su quello che mi sta succedendo – ha detto il Poz – e ho ripercorso gli ultimi mesi. Sono arrivato a Varese con una voglia clamorosa di fare bene ma le cose non sono andate come volevo; per questo ho sentito una paura sempre più forte, quella di deludere le persone e far loro perdere l’affetto nei miei confronti. Invece ho capito che la maggioranza della gente continua a volermi bene e questo per me è bello, importante e forse mi aiuta anche a togliere (testuale) la "paglia dal culo". Inoltre sono convinto che, attraversato un momento molto difficile, siamo pronti per ripartire: non so se contro Venezia riusciremo a vincere perché affrontare l’Umana adesso è davvero complicato per tutti. Però sono certo che avremo un atteggiamento diverso e, con il successivo rientro di Diawara, potremo fare bene sino al termine del campionato. Siamo a 4 punti sia dai playoff sia dall’ultimo posto ma forse non dovremmo guardare né all’una né all’altra cosa: bisogna solo mettere in pratica per bene quello che proviamo in allenamento, ma vi assicuro che sto avvertendo una metamorfosi positiva – e conclude questa prima parte – Nelle ultime settimane mi sono sentito solo, ma è stata colpa mia e non dell’ambiente. Mi sono isolato troppo, ho somatizzato le sconfitte, mi sono portato dentro un gran peso. Ho smesso di essere me stesso e ho pagato questa cosa».

JOHNDRE E KUBA – La partita contro l’Umana sarà il primo banco di prova per il nuovo americano, Johndre Jefferson, che ha sostituito Ed Daniel subito accasatosi a Cremona dove cercavano un lungo per sostituire l’infortunato Cusin. Attorno al 2,07 "formato matita" (pesa appena un quintale) c’è curiosità e attesa: «Per lui si tratta di un doppio salto, perché fino alla scorsa estate era in A2 Silver e ora si ritrova in Serie A – spiega Pozzecco – In lui però c’è enorme disponibilità e in questo momento è una qualità più utile rispetto al talento. Quest’ultimo non manca, ma ora è il momento di lavorare insieme e avere appunto la massima disponibilità da parte di tutti. Jefferson avrà bisogno dei compagni che lo aiuteranno a crescere: ciò vale soprattutto per Kangur e Callahan che gli devono stare vicino e permettergli di esprimere i propri lati positivi del gioco».
Contro Venezia non dovremmo ancora vedere in campo Kuba Diawara, ex di turno, ma sul francese c’è ottimismo: l’ultima visita (venerdì mattina) è andata bene e ora lo staff medico sta valutando i tempi esatti per il suo rientro in partita. «Da martedì torneremo ad allenarci al completo – annuncia il coach – e sarà un momento importante perché è dalla gara di andata con Reggio Emilia che ciò non avviene. L’asse Kangur-Diawara ci è mancato molto perché su di loro era basata la strategia di mercato estiva; perdendo prima Kristjan e poi Kuba sono saltati molti equilibri».

CHARLIE E LA PROMESSA – Il finale del Poz torna a essere a tappo di spumante, nel momento in cui deve parlare di Venezia. «La prima cosa da fare sarebbe di ammazzare di botte Charlie» scherza il tecnico della Openjobmetis. «Ora  lui non può fare dichiarazioni diverse dal “vinceremo” ma non può far finta che non esista il patto stipulato tra di noi a Venezia. Ci siamo accordati per una partita a testa, lui ha scelto di vincere quella in casa e, sapendo che è uomo di parola, farà di tutto perché domenica la sua squadra perda. È talmente bravo che non vedo come possa impedirlo». E ancora: «Se poi Goss vuole segnare il canestro decisivo come all’andata per me va benissimo: basta che centri quello in cui attacca Varese. Lui, Ortner o un altro, decida Charlie: basta che segnino per noi». 
Al di là dello show, è innegabile che l’Umana sulla carta sia ben più forte della Openjobmetis; la Reyer è completa in ogni ruolo: tra gli esterni è cresciuto Stone (a lungo oggetto semi-misterioso) ed è arrivato Jackson per dare fiato a Goss; tra le ali e i lunghi ci sono giocatori di grande esperienza come Peric, Ress e Ortner contro cui il reparto interno biancorosso appare molto più leggero. Ma come ogni partita, in campo ci vanno cinque giocatori per volta; in più Varese non può regalare nulla, incompleta o meno che sia. 

LA DIRETTA – Il match del PalaWhirlpool sarà raccontata in diretta su VareseNews grazie al liveblogging – offerto dall’agenzia "Sensazione Viaggi Varese" e dalla catena "Da Moreno" – già avviato nella serata di venerdì, con notizie, curiosità e il sondaggio con il pronostico prepartita. Per intervenire sono a disposizione lo spazio commenti e l’hashatag #varesevenezia su Twitter e Instagram. Per visualizzare il live CLICCATE QUI.

Openjobmetis Varese – Umana Venezia

Varese: 1 Rautins, 3 Eyenga, 4 Casella, 5 Jefferson, 6 Lepri, 11 Okoye, 12 Deane, 13 Callahan, 14 Kangur, 18 Balanzoni, 31 Eyenga, 32 Pietrini. All. Pozzecco.
Venezia: 2 Stone, 4 Peric, 5 Goss, 6 Groppi, 8 Jackson, 10 Ruzzier, 14 Ress, 16 Ortner, 17 Nelson, 22 Viggiano, 33 Ceron, 44 Dulkys. All. Recalcati.
Arbitri: Paternicò, Sabetta, Paglialunga.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Febbraio 2015
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