Un lettore di impronte portatile. E per i disabili non ci sono più gradini

Tutto è bene quel che finisce bene: anzi, di più.
Ricordate la vicenda di Angela, la lettrice di Varesenews che non poteva fare il passaporto per colpa di tre gradini, che impedivano alla sua carrozzina di arrivare agli uffici dove c’era il rilevatore di impronte digitali?

Lei, di Bolladello, non era riuscita a fare le operazioni necessarie a Gallarate perchè c’è un ascensore non funzionante da mesi, e non ci era riuscita nemmeno a Busto a causa di tre gradini. L’unica soluzione sarebbe stata attendere alla questura di Varese il suo turno (perdendoci una giornata, e non i pochi minuti di tutti i suoi concittadini) ma a quel punto è arrivata una telefonata: «Abbiamo un nuovo macchinario portatile, lo proviamo con lei».

Detto fatto: la mattina del 3 febbraio dei tecnici dell’ufficio passaporti si sono presentati con la nuovissima macchina, arrivata dal ministero. che permette di prendere le impronte digitali a domicilio. «La macchina per le impronte digitali a domicilio funziona benissimo e sarà una risorsa per i disabili che non possono recarsi direttamente in Questura» Ha potuto dire Angela dopo il “test”.

Dopo l’operazione più complicata, quella appunto delle impronte digitali, Angela non dovrà fare più nulla: «ll passaporto, poi, me lo mandano a casa con raccomandata»