Una petizione per salvare il Centro Geofisico Prealpino

Sul sito astrogeo.va.it sono state lanciate raccolta firme e raccolta fondi per evitare la chiusura della struttura creata da Salvatorie Furia. L'appello a cittadini e istituzioni per non perdere un pezzo di storia del territorio

Una raccolta firme per salvare il Centro Geofisico Prealpino. È quello che si trova aprendo il sito astrogeo.va.it. Un’iniziativa della direzione del CGP alla luce della crisi economica che sta colpendo la struttura fondata da Salvatore Furia nel 1964, dovuta soprattutto alle difficoltà della Provincia di Varese che non ha ancora versato la quota dovuta al Centro Geofisico Prealpino (circa 150 mila euro).

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Il Centro Geofisico Prealpino 4 di 10

«Dal giorno 1° gennaio 2015 il Centro Geofisico Prealpino continua ad assicurare il servizio di previsione meteorologica e di assistenza alla Protezione Civile locale e regionale, senza più ricevere alcun contributo pubblico, sopravvivendo coi fondi dell’associazione di volontariato G. V. Schiaparelli – spiega in una nota il presidente Vanni Belli -. Questa situazione é insostenibile e, dal 23 di febbraio, il sito internet del C.G.P., visitato da milioni di utenti l’anno, si apre col comunicato intitolato “Il Centro Geofisico Prealpino chiude?”, avviando una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi per tamponare la situazione, in attesa di conoscere se ci verranno garantite le risorse per continuare a fornire i nostri servizi. Dal 1° febbraio tutte le attività di manutenzione delle stazioni meteorologiche ed i servizi non essenziali sono stati sospesi. E’ garantita solo l’emissione dei bollettini meteo giornalieri, con un orario ridotto dei ricercatori professionisti che curano il servizio. Il Consiglio della Società Astronomica Schiaparelli da ben prima dello scadere della convenzione con la Provincia di Varese, che assicurava il funzionamento del C.G.P., si sta adoperando presso le Istituzioni affinché garantiscano la necessaria copertura finanziaria, ma finora non ha ricevuto conferme risolutive. Consci della situazione economica in cui versano gli enti locali e delle difficili scelte che gli amministratori devono fronteggiare, siamo però consapevoli dell’importanza della nostra attività. Riteniamo che la chiusura del Centro Geofisico Prealpino comporterebbe l’irreparabile perdita di oltre mezzo secolo di studi e conoscenza del territorio e del clima varesino al servizio dei cittadini e delle istituzioni, iniziati in maniera pionieristica dal prof. Salvatore Furia, conosciuti ed apprezzati ben oltre l’ambito locale».

LA PETIZIONE
– Sul sito astrogeo.va.it si può sottoscrivere la petizione per salvare il Centro Geofisico Prealpino, oltre a poter contribuire liberamente con una donazione per aiutare il sostenimento delle ordinarie spese di funzionamento, effettuare anche l’iscrizione al Centro Popolare Divulgativo di scienze della natura.

COSA FA IL CENTRO GEOFISICO PREALPINO – Con tre ricercatori dipendenti ed il supporto di volontari il Centro Geofisico Prealpino si occupa di varie cose: emette il bollettino meteo giornaliero via web, segreteria telefonica, radio e giornali con segnalazioni al pubblico e consigli per la navigazione sui laghi varesini; aggiorna continuamente il sito web www.astrogeo.va.it/meteo.htm , con previsioni meteorologiche giornaliere, dati istantanei, elaborazioni statistiche climatologiche ed immagini webcam con oltre 4.000.000 di accessi annui; gestisce 39 stazioni meteo nella Provincia di Varese; controlla i livelli di laghi e fiumi in Provincia di Varese segnalandone le variazioni; comunica dati in tempo reale sulle situazioni di pericolo meteo (vento / precipitazioni / esondazioni / neve) alla sala operativa della Provincia di Varese, in cui è integrato; fornisce assistenza meteorologica per eventi sportivi internazionali, quali i campionati mondiali ed europei di canottaggio, volo a vela, vela e deltaplano; fornisce dati meteo a professionisti, agricoltori, operatori edili e manutenzioni strade, sgombero neve, ristoranti ed eventi, concerti all’aperto, aeroporto di Agno (CH), ed organi giudiziari; monitora eventi sismici dalle stazioni di Campo dei Fiori e Santa Caterina; monitora i fulmini; svolge conferenze pubbliche e nelle scuole, accoglie scolaresche presso i locali del centro ed a Campo dei Fiori (quasi 4.000 studenti nel 2014).

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2015
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