“Costretti a chiedere a Volandia di ripianare il debito”
L'intervento dei capogruppi provinciali di Pd e Ncd Paolo Bertocchi e Marco Magrini, che spiegano le difficoltà di Villa Recalcati in mancanza di trasferimenti dalla Regione
«Siamo costretti a chiedere a Volandia di saldare i debiti con la provincia, come già chiesto in passato più volte». A chiederlo sono i capigruppo di maggioranza in Provincia Paolo Bertocchi e Marco Magrini, che richiamano le difficoltà di Villa Recalcati in mancanza di trasferimenti bloccati dalla Regione
Regione Lombardia deve ogni anno per legge alla Provincia circa 19 milioni di euro per le funzioni regionali delegate che Villa Recalcati svolge (ad esempio per il turismo e per la formazione professionale). Siamo a marzo e a oggi nemmeno un euro è stato trasferito e non
abbiamo notizia se e quanti fondi arriveranno. Che piaccia o meno la situazione è questa, finora abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità cercando di gestire l’emergenza. Senza fare polemiche strumentali.
Questo momento di particolare criticità finanziaria sta ponendo la Provincia di Varese in serie condizioni di difficoltà anche di cassa e risulta necessario far fronte prioritariamente alle spese
obbligatorie, per esempio il pagamento del personale e delle rate dei mutui. Questo fa sì che la Provincia si stia trovando in condizioni di dover utilizzare anche le entrate vincolate in termini di cassa per il pagamento delle spese correnti.
Il caso del Centro Geofisico è l’emblema della situazione in cui ci troviamo, ma purtroppo non è l’unico. Se da Palazzo Lombardia non dovessero arrivare a breve rassicurazioni saremo costretti a scelte difficili e dolorose, cercando in tutti i modi di recuperare risorse per evitare pesanti ripercussioni sul territorio. Per questo si sta procedendo a un’attenta e minuziosa analisi del bilancio per verificare tutti i crediti che ha l’ente provinciale e che in questi anni non sono mai stati saldati. Tra questi vi è il debito che ha Volandia nei confronti di Villa Recalcati, un debito che più volte, anche in passato, l’Ente ha chiesto di estinguere. Si tratta di oltre mezzo milione di euro che a questo punto ci troviamo costretti a riscuotere per poter garantire almeno i servizi essenziali. Conosciamo molto bene il valore di questa realtà e delle iniziative che organizza
e promuove ed è nostra volontà continuare a mantenere un rapporto di proficua collaborazione. Però in questo momento ci troviamo anche a chiedere ufficialmente alla Fondazione Museo dell’Aeronautica di sederci immediatamente intorno a un tavolo per negoziare il rientro dal debito, consapevoli che avremmo voluto risolvere la questione in maniera più serena, ma siamo costretti a procedere in questo senso.
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