Accordo sugli inerti, l’assessore Terzi: “Ingiuste critiche di Vincenzi”
La responsabile dell'ambiente di Regione Lombardia risponde alle critiche sollevate dal presidente della Provincia in merito all'accordo bilaterale sugli inerti siglato tra Lombardia e Ticino
L’assessore regionale Claudia Terzi risponde al presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi, in merito alla richiesta di rivedere gli accordi bilaterali sul trasporto di materiali inerti da poco siglato da Regione Lombardia e autorità ticinesi.
Qui le perplessità del presidente Vincenzi
«Sono sincera: trovo ingiuste le argomentazioni del Presidente Gunnar Vincenzi, che non ha mai espresso la sua contrarietà nei mesi scorsi, quando la Provincia partecipava alla stesura dell’accordo; uno schema di intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiale inerti tra Lombardia a Canton Ticino approvato in Giunta a fine 2014 e sottoscritto a Barlena meno di due settimane fa. L’intesa, ricordo, è nata all’interno del gruppo “inerti” della Regio Insubrica di cui proprio la Provincia di Varese è parte attiva. Credo sia importante governare certe dinamiche anzichè lasciare il futuro dei territori e della politica regionale a norme sovraordinate e leggi di mercato. Peggio ancora accontentarsi di fare la voce grossa – in modo, peraltro, del tutto improduttivo – sulla stampa. L’accordo ha già portato buoni risultati nel far venir meno l’esigenza dei ticinesi di realizzare una discarica di inerti lungo il confine, che avrebbe penalizzato il territorio di Bizzarone (CO) tanto quanto quella di Stabio ha penalizzato il territorio di Cantello. Giusto che il presidente conosca bene anche qualche numero: il Ticino importa dall’Italia 1 milione di t/anno di sabbia e ghiaia (pari al 40% del fabbisogno cantonale). Questi materiali arrivano per il 53% dalla Provincia di Varese , per il 43% da Como, e solo per il 4% da altri. L’attività di escavazione ed esportazione procede nel quadro dei Piani Cave Provinciali, a suo tempo adottati dalle Amministrazioni Provinciali, che non hanno fissato quote di materiali escavati destinati al mercato interno piuttosto che all’esportazione.
A breve sarà inoltre costituito il Gruppo di Concertazione tecnico che dovrà sostanziare l’Intesa raggiunta con il Ticino. Proprio perché Varese esprime una posizione critica, sarebbe importante che la Provincia designasse un suo rappresentante, in seno a tale Gruppo, perché si faccia portavoce dei problemi avvertiti dal territorio in quella sede, cercando in modo collegiale di trovare le migliori soluzioni, piuttosto che delegittimare l’Intesa o chiederne la revoca a due settimane dalla convinta sottoscrizione. Siamo fiduciosi che in altre circostanze analoghe, la scelta di sedersi a trattare sia sempre preferibile a quella di farsi la guerra magari attraverso i giornali. Tra l’altro, e lo dico con dispiacere, mi sarei aspettato una presenza di Vincenzi sia da sindaco di Cantello che da presidente nel giorno della firma del protocollo. Ma a differenza della sua collega di Como, la professoressa Rita Livio, Vincenzi ha preferito non partecipare e criticare il lavoro svolto dai suoi colleghi».
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