I dialoghi quaresimali di don Lolo sul palco del Fratello Sole

“Non di solo pane: nutriamo lo spirito” è l’evento teatrale che andrà in scena venerdì 6 marzo alle ore 21, presso il teatro Fratello Sole di Busto Arsizio. Parole e musica a cura di Compagnia Teatro della Corte e Gigi Marrese, ricerca testi di Augusta Daverio e Lucia Marrese.
La città di Busto Arsizio continua a ricordare la figura e le opere di carità di Don Isidoro Meschi, il sacerdote assassinato,il 14 febbraio 1991,  da un ragazzo psicolabile di cui si prendeva cura da anni. Questa volta lo fa presentando una vera e propria “innovazione”, proponendo alcuni suoi dialoghi quaresimali, che fanno parte di una serie di sei articoli, apparsi sul settimanale Luce, nella Quaresima del 1980.

L’appuntamento è per venerdì 6 marzo al teatro di via Massimo D’Azeglio e l’organizzazione è risultato della collaborazione (iniziata nel mese di maggio 2014) tra La Famiglia Bustocca, la Fondazione Liceo Crespi, l’Associazione Culturale 55 e l’Amministrazione comunale.
Durante la conferenza stampa di presentazione, il sindaco, Gigi Farioli, ha esordito ricordando l’importanza che ha rappresentato e rappresenta tuttora la figura del sacerdote per la comunità bustocca: “Quello che presentiamo oggi è, di fatto, una vera innovazione ed è uno dei momenti più intensi che servono per ricordarci la testimonianza di un uomo che ha vissuto concretamente, ma che ha dato grande valore alla parola.”

Lucia Marrese, presidentessa della Fondazione Liceo Crespi, ha premesso che le associazioni sono partite con l’idea di organizzare un incontro che raccontasse la vita di Don Isidoro, ma attraverso quello che aveva scritto. Questo perché l’evento, non solo è rivolto ai credenti, ma all’intera comunità. Gli scritti proposti (la cui ricerca è a cura di Augusta Daverio e della professoressa Marrese) sono importanti per contenuto religioso, ma soprattutto per il messaggio etico e civile che trasmettono: «L’incontro non vuole essere un’esaltazione di Don Isidoro, non ne ha bisogno – ha detto Lucia Marrese – . È la riproposizione, in chiave laica di alcuni scritti che ci sono parsi particolarmente significativi. Quindi, importante il suo ricordo, ma soprattutto la diffusione del messaggio che comunicava allora e che è estremamente attuale».

Augusta Daverio, presidentessa degli Amici di Don Lolo, ha sottolineato come i testi siano una sorta “di dialogo tra noi e i personaggi della Passione di Cristo (Pilato, Maddalena, Caifa) e presentino tutti personaggi con una forte introspezione psicologica, visti alla luce del loro temperamento e delle loro azioni, del loro pensiero, dei loro atteggiamenti, che non sono poi tanto diversi dai nostri atteggiamenti “moderni”: «È bello notare come Don Isidoro abbia posto al centro l’uomo, con i suoi vizi e desideri».  Con l’Associazione Culturale 55, è stato deciso di inserire piccoli interventi musicali durante la serata, a cura di Gigi Marrese e della Compagnia Teatro della Corte.  Nel suo piccolo, l’evento, inserito nell’ambito degli eventi previsti per Expo 2015, durerà poco più di un’ora e si pensa possa essere significativo per la vita dei cittadini e della città di Busto Arsizio, nell’ottica di una visione in cui corpo ed anima sono determinati dallo spirito.