Dove conduce la via del bello? La street art torna a Stoà

Torna il laboratorio di street art inserito nel programma di Filosofarti. Per tutto il weekend i ragazzi lavoreranno alla realizzazione di un murales che coniugherà bello, sacro e arte contemporanea

La prima giornata di Street Art a Busto Arsizio  (inserita in galleria)

Nel contesto del Festival filosofico annuale Filosofarti, che ha preso avviso da qualche giorno sul territorio di Gallarate e Busto Arsizio, il Centro Giovanile Stoà offre uno sviluppo “insolito” alla sua ormai tradizionale settimana di vita comune. Betania – così viene chiamata questa proposta – vuole essere un tempo per conoscere sé e gli altri, per riflettere su alcune dimensioni della vita interiore a partire dalla Scrittura, in un clima di ascolto reciproco e scambio fraterno; un tempo per riordinare la propria vita, condividendo la quotidianità con altri giovani, accompagnati da una guida spirituale. Dallo scorso 1°marzo è stata avviata una “Betania” insolita, caratterizzata da un taglio artistico a partire dal tema che Filosofarti ha proposto per quest’anno: “Nutrire la mente. Il Sacro e il Bello”. Per questo motivo Stoà ha scelto come slogan per questa settimana di arte e condivisione: “La via del bello dove conduce?”, proprio al fine di interrogare i giovani presenti rispetto a questa tematica.

I primi giorni di Betania sono stati interessati da momenti di fraternità e condivisione presso il Centro Stoà, insieme agli incontri, proposti da Filosofarti, con Marc Augè, Umberto Curi e Carlo Sini. A partire da venerdì 6 marzo e per tutto il fine settimana sarà ospite del Centro un grande street artist originario di Roma, Mr. Klevra, che realizzerà sul muro di Viale Piemonte la sua opera, insieme ai giovani che stanno vivendo la settimana di vita comune. L’obiettivo ambizioso di questo gruppo, costituito da giovani provenienti da diverse realtà del territorio, sarà l’esecuzione di un murales in cui bello, sacro e arte contemporanea si fondano armoniosamente con il contesto urbano. Il lavoro di “bottega” si attuerà su quattro riquadri in continuità rispetto all’opera di Alice Pasquini dello scorso anno.

Spesso le nostre città sono un insieme di messaggi formali rispetto ai quali si rimane passivi, se non indifferenti. La via di bellezza che percorreranno i giovani di Stoà con Mr. Klevra sarà una via che richiederà attenzione e partecipazione, ospitalità e cura dell’altro. Via pulchritudinis la chiamavano gli antichi, street art viene chiamata oggi. Tutte e due parlano di una strada da percorrere, tutte e due rivelano e nascondono il traguardo da raggiungere, la meta segreta del nostro desiderio. L’arte, da sempre, può e vuole diventare coinvolgimento con la bellezza, quella vera, in cui l’uomo non rimane spettatore passivo, ma attore e ospite di qualcosa di trascendente. Un muro anonimo può diventare un volto che ti guarda con grande compassione, forse non perfetto come i cartelloni pubblicitari, ma più umano, e quindi autentico.

«Il Centro Stoà – spiega Antonio Sametti, presidente del Centro – ha scelto di riproporre questa tipologia di workshop (arricchito con l’esperienza della vita comune) affinché famiglie, bambini, anziani, giovani, passando presso quel muro, possano sostare e bere un sorso di questa bellezza viva. A volte il bello può fare questo: una volta toccate, anche solo per un attimo, quella sera tutte quelle persone non potranno fare del male, avere parole dure, pensieri brutti. E la loro vita forse cambierà. Basta poco, quel tanto affinché il cuore umano possa assaggiare qualcosa di autenticamente bello. Quando uno sperimenta il bello diventa più buono. È quest’arte povera, ma ricca di vita, quella a cui Stoà insieme a Mr. Klevra vuole dare voce e colore».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2015
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