Nasce il nuovo vigneto della Collegiata

Sabato la piantumazione della vite: 300 piante, sei filari da quaranta metri cadauno, di quello che diventerà un pregiato Merlot. Prima vendemmia nel 2017

La Collegiata di Castiglione Olona (inserita in galleria)

Sabato 28 Marzo avrà inizio la piantumazione della vite in una grande parte del terreno che cinge l’antica Rocca: dunque, con il mese di Aprile, vedrà luce il nuovo vigneto della Collegiata. Messo a dimora nel cuore del borgo antico di Castiglione Olona, sui terrazzamenti ricavati nei secoli scorsi sul colle ove s’innalza la Chiesa Collegiata, godrà di un’ottima esposizione ed ospiterà 300 piante, sei filari da quaranta metri cadauno, di quello che diventerà presto un pregiato Merlot.

«Dalle analisi effettuate, la nostra terra si presenta ricca di tutti gli elementi nutritivi necessari perché cresca un vitigno meraviglioso – .spiega il Direttore del Museo, Dario Poretti –. A partire dal 2017 potremo raccogliere i frutti della prima vendemmia del neonato vigneto. Questo evento assume una valenza ancora maggiore alla luce del tema di EXPO 2015: si tratta, infatti, del recupero di un’area agricola che giaceva incolta, costituita da “ronchi”, storicamente destinati ad ospitare la vite».

Stando alla ricostruzione storica la presenza di un vitigno sul pendio della Collegiata è attestata sino alla metà del 1800, quando in tutto il nord Italia si diffuse una malattia importata dall’America e già conosciuta in Francia ed Inghilterra, chiamata peronospora, la quale causava il disseccamento dei germogli della vite. Fu questa, presumibilmente, la ragione per cui si dismise la coltivazione del vigneto a Castiglione Olona, così come accadde in molte altre località della Provincia di Varese.

«Oggi un privato, con la passione per l’agricoltura, riporta alle origini una piccola, ma altamente significativa parte del nostro territorio – prosegue Poretti -. Grazie a questa collaborazione il Museo della Collegiata raccoglie la sfida lanciata da EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: il progetto di riqualificazione dei ronchi concretizza un nuovo modello di sviluppo sostenibile, in grado di preservare ed al contempo nutrire il nostro pianeta. Il paesaggio rurale riacquisterà la sua antica bellezza ed incornicerà -valorizzandola- l’abside della Collegiata, un gioiello del Rinascimento toscano in terra lombarda: il nostro Museo continua così il suo percorso di rinnovo e recupero della propria storia».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 27 Marzo 2015
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