Il sindaco scrive al ministro: “Faccia qualcosa o lo Stato perderà la nostra fiducia”

L’inefficienza dell’edilizia pubblica sembra essersi accanita con particolare intensità, Cavallin racconta della caserma incompiuta e della ferrovia bloccata al neo Ministro

arcisate stabio scritta muro murales

L’inefficienza dell’edilizia pubblica ad Induno Olona sembra essersi accanita con particolare intensità. Consideriamo i due cantieri pubblici della caserma dei carabinieri e della ferrovia Arcisate-Stabio: il primo è in costruzione da più di dieci anni, e ancora non se ne vede la fine; il secondo è bloccato e sventra in due la città da diversi anni.

Sono due paradossi che il sindaco Marco Cavallin si è procurato di mettere nero su bianco indirizzando una lettera al neo ministro ai lavori pubblici Graziano Delrio: “Le nostre zone sono interessate da anni da un cantiere interrotto che sta mettendo a dura prova la nostra resistenza di cittadini e la fiducia nello stato e nella sua capacità di dimostrarsi virtuoso ed efficiente” ha scritto il primo cittadino al dicastero di Porta Pia.

In un breve excursus degli ultimi avvenimenti Cavallin ha messo in fila i nodi salienti:

Il cantiere del nuovo tratto ferroviario Varese – Stabio – scrive il sindaco – dopo anni di esasperanti ritardi, sospensioni, abbandoni e rincari dei costi, nei mesi scorsi siamo corsi giunti ad un punto di svolta con l’uscita dall’appalto di ICS e l’annunciata rassegnazione dei lavori da parte di RFI.

In questi delicati ultimi passaggi ci è stato vicino e si è dimostrato sensibile ai nostri enormi disagi il ministro Lupi, il quale si era pure adoperato (con RFI) perché a Induno – come in altri paesi sventrati dall’eterno cantiere – venissero realizzate alcune essenziali opere di mitigazione ambientale.
Per quanto riguarda Induno Olona, l’accordo al tavolo prevede la costruzione di una rotatoria tra l’uscita del cantiere e la tangenziali del paese, la riasfaltatura delle strade danneggiate dagli automezzi di cantiere, l’allargamento della strada d’accesso alla zona industriale e una ragionevole gestione degli spazi di cantiere che da anni inibiscono l’accesso a interi quartieri.

Sono certo che, in forza della sensibilità che lei ha dimostrato prima da sindaco, dalla successiva esperienza al Governo e sulla scorta delle condivisibili dichiarazioni dopo il giuramento da Ministro, vorrà impegnarsi per dare continuità agli impegni presi dal suo predecessore, essenzialmente volti a far finire rapidamente e nel migliore dei modi questo cantiere.

Con l’occasione porto alla sua attenzione un altro caso di malaccorta gestione di un’opera pubblica che ha per protagonista il nostro paese: la costruzione di una nuova caserma dei carabinieri in una zona centrale del paese. I lavori per la sua costruzione si trascinano ormai da dieci anni e allo stato attuale risulta ancora incompleta la palazzina alloggi. Anche in questo caso abbiamo avuto di recente rassicurazioni sullo stanziamento dei 400mila euro necessari per concludere l’opera; speriamo davvero che questa sia la volta buona per portare a termine un cantiere giudicato essenziale per garantire la sicurezza della popolazione.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Aprile 2015
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