Vincenzi apre la stagione estiva di Santa Caterina del Sasso

Visita ufficiale del presidente della provincia all'Eremo, che richiama 150mila turisti ogni anno che potrebbero aumentare con l'Expo

Cielo terso, un via vai discreto ma continuo di turisti (tedeschi su tutti, già in buon numero), un lago piatto e in gran forma. Gunnar Vincenzi non poteva scegliere giorno migliore per la sua prima visita ufficiale da presidente della Provincia all’Eremo di Santa Caterina, forse – non si offendano le altre – la località più affascinante dell’intero territorio, con il suo carico di storia affiancato da panorami mozzafiato.

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Gunnar Vincenzi a Santa Caterina 4 di 30

Vincenzi (che poi si è recato al Cfp di Luino) ha raggiunto Leggiuno per una sorta di “apertura” della stagione calda: in programma una chiacchierata a tu per tu con padre Roberto Comolli (insieme al consigliere Paolo Bertocchi), la perlustrazione alle ville e alle strutture di proprietà della Provincia, il punto sui lavori fatti e su quelli che potrebbero essere effettuati in futuro, soldi permettendo. A partire, per esempio, dalla rampa per disabili prevista per affiancare il montascale tra l’ascensore (il quale permette di incassare 40mila euro l’anno) e l’ingresso dell’Eremo. Santa Caterina è infatti accesibile dall’alto – non dal lago – ma su questo punto si può ulteriormente migliorare. vincenzi presidente provincia visita santa caterina del sasso

Anche perché questo gioiello, sorto tra il XII e il XIV secolo nel suo nucleo originario, è una meta di primissimo piano in una provincia come la nostra, poco avvezza al turismo di massa. Sono circa 150mila i visitatori che hanno messo piede all’Eremo lo scorso anno, numero che da un lato è condizionato dagli spazi ristretti e dall’accesso impervio (a piedi o con l’ascensore dalle cascine del Quicchio, oppure con l’attracco sul lago, ma i battelli partono solo dal Piemonte), ma che dall’altro potrebbe crescere ulteriormente grazie a Expo e al flusso di stranieri che faranno rotta su Milano nel 2015. Il primo test, il Lunedì dell’Angelo, è già stato significativo con circa 7mila visite; e lo scorso weekend ha portato al monastero a picco sul Lago Maggiore ben 14 pullman in due giorni.

«Il turismo di massa fa un po’ paura – ha spiegato a margine dell’incontro Padre Comolli – perché Santa Caterina ha spazi ristretti». Non a caso la regolamentazione del “traffico” di persone che vogliono varcare lo stretto portoncino di entrata è tra i punti all’ordine della visita: in questo senso c’è una buona notizia perché è stata rinnovata la convenzione con gli Alpini, che da inizio giugno torneranno ad affiancare i dipendenti provinciali nella gestione delle visite a partire dal piazzale superiore. Primo passo di una programmazione auspicata tanto da Vincenzi quanto da padre Comolli, nel segno di una collaborazione nata con il presidente Ferrario, proseguita con Reguzzoni ma che con la gestione di Galli ha subìto alcuni intoppi. «Qui c’è una bellezza indimenticabile per qualunque visitatore arrivi da ogni parte del mondo» spiega Vincenzi nel corso della sua mattinata all’Eremo. Ecco perché è necessario continuare nell’opera di mantenimento e promozione di una perla così bella e così rara, qualunque sia il budget a disposizione.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Aprile 2015
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