Amministratori a scuola di legalità

Presentato il I° Master sulla legalità, anticorruzione e trasparenza nella Pubblica Amministrazione promosso da Upel

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E’ chiamata a gran voce da molti l’esigenza di garantire la legalità negli enti pubblici:  ma per farlo in concreto, occorre definire e pianificare un’adeguata strategia di prevenzione del rischio di corruzione. Per questo è stato organizzato il  I° Master sulla legalità, anticorruzione e trasparenza nella Pubblica Amministrazione, presentato questa mattina 6 maggio 2015 a Palazzo Estense. Un corso che si presenta come «Uno strumento per analizzare il tema della legalità in un’ottica generale e onnicomprensiva» come lo ha definito  Claudio Biondi, direttore di Upel (Unione provinciale enti locali) che lo ha promosso col patrocinio di Comune di Varese, Università degli Studi dell’Insubria, LIUC-Università Carlo Cattaneo, Lega dei Comuni e Lega Autonomie Lombardia.

Sono moltissimi i processi potenzialmente a rischio corruzione che caratterizzano l’attività degli enti locali, e ma anche il permanere di una cultura ancora fortemente incline al favore personale e alla “scorciatoia”. «L’impressione è che la lotta alla corruzione sta diventando una lotta di carta, che una valutazione di efficacia non sia stata ancora fatta  e che ci siano ancora ampie zone di ombra nelle norme – ha spiegato Emanuele Boscolo, professore di diritto amministrativo al Dipartimento Diritto Economia e Culture dell’Università dell’Insubria – E’ importante una riduzione della discrezionalità amministrativa in certe decisioni. Anche se notizie di questi giorni, come l’annullamento del primo pgt di un comune lombardo per conflitto di interessi del funzionario danno segnali forti».

«Il master è una buona occasione per entrare nel merito di cosa sia la legalità e le prassi nella pubblica amministrazione, che spesso risente di appesantimenti burocratici – ha commentato il sindaco di Varese Attilio Fontana – Anzi, diciamolo chiaramente: fino ad adesso le nuove norme hanno creato sostanzialmente solo una gran quantità di scartoffie». Mentre «Bisogna evitare di produrre solo cartaccia ed entrare nel merito dell’applicazione, non solo burocratica ma formale delle leggi per la trasparenza e la legalità» ha aggiunto il segretario generale Filippo Ciminelli.

In realtà, quella della lotta alla corruzione è una questione «Innanzitutto culturale – ha precisato il presidente di Upel, il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin – Per questo occorre creare gli anticorpi nelle pubbliche amministrazioni: le leggi ci sono e questi corsi vanno proprio nella direzione di accrescere la conoscenza tra dirigenti e funzionari». Per questo: «Durante il master ci occuperemo come università più degli aspetti manageriali, dell’applicazione effettiva delle leggi in tema di trasparenza e legalità – ha aggiunto Renato Ruffini, professore associato di Economia aziendale alla Liuc – perché spesso c’è l’adempimento di legge ma non l’applicazione effettiva».

Il master si articola in 8 lezioni frontali di 5 ore ciascuna – il 13, 20, 27 maggio e 3, 10, 17, 23, 30 giugno –  per complessive 40 ore totali: «Garantiranno 40 crediti formativi per la frequentazione dell’intero corso, mentre ne saranno riconosciuti 5 per ogni giornata di corso  – spiega Claudio Biondi entrando nei dettagli del Master – la prima sede sarà, il 13 maggio, la Sala consiliare del Comune di Varese, mentre tutti gli altri incontri si terranno presso la Sala Convegni Upel Varese di via Como 40, fino all’ultima giornata del corso che sarà ospitato, il 30 giugno, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria di via Ravasi. In esso sono previste testimonianze di operatori del settore, magistrati e amministratori pubblici».

Tra gli interventi si segnalano quelli di Agostino Abate, Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Varese, Massimiliano Alesio, segretario comunale, Andrea Antelmi, esperto in organizzazione e gestione delle risorse umane degli enti locali, Giancarlo Astegiano, Magistrato della Corte dei Conti presso la Procura del Piemonte, Emanuele Boscolo, professore di Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi dell’Insubria Como-Varese, Ambrogio Moccia, magistrato e GIP presso il Tribunale di Milano, Giuseppe Napolitano, dirigente del Comune di Pistoia, Luigi Occhiuto, amministrativista, e Renato Ruffini, professore di Economia aziendale alla LIUC-Università Cattaneo. Tra i relatori anche Emiliano Bezzon, Comandante della Polizia locale di Varese: «Io mi occuperò di un tema specifico – ha dichiarato – Cioè del nuovo codice comportamentale per i dipendenti, di come farlo e di come poi gestirlo».

Tra gli ospiti, invitati all’incontro di apertura del master, ci sarà inoltre Nando dalla Chiesa.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Maggio 2015
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