Ancora una condanna per De Marte, 8 anni per estorsione

Per il tribunale di Busto Arsizio l'imprenditore calabrese, considerato tra i vertici della malavita del saronnese, avrebbe estorto prestazioni per i suoi camion in un'officina di Cislago

tribunale busto arsizio

Quelle prestazioni sui camion sono state estorte con la minaccia di armi e con la violenza. Arriva una condanna a 8 anni e 4 mesi in primo grado per Francesco De Marte, considerato uno dei vertici dell’organizzazione criminale che operava nella zona del Saronnese, sgominata nel 2014 dalla Procura di Busto Arsizio e dai Carabinieri di Saronno con l’operazione San Marco.

Il collegio giudicante composto dal presidente Renata Peragallo e dai giudici a latere Sara Cipolla e Daniela Frattini ha emesso la sentenza attorno alle 18 di oggi, mercoledì, al termine delle conclusioni di accusa e difesa. Il pm Pasquale Addesso aveva chiesto per De Marte una pena di 10 anni e 8 mesi oltre alla confisca della casa intestata alla moglie a Gerenzano. Sulla confisca i giudici si sono riservati mentre le difese, che avevano chiesto l’assoluzione, faranno certamente appello.

Si chiude una vicenda che parte dalla denuncia del proprietario di un’officina per camion di Cislago che raccontò ai carabinieri di essere stato minacciato più volte dal De Marte, pregiudicato e titolare di una ditta di autotrasporti che portava da lui i suoi camion a riparare e a lavare, tra il 2007 e il 2010. Tre episodi di minaccia con e senza armi ma anche un incendio sospetto, che avevano indotto, nel 2011, l’imprenditore a denunciare quanto stava subendo.

Insieme a De Marte, che ha scelto di affrontare il processo dibattimentale, sono finiti a giudizio per lo stesso reato anche Diego Tripepi e Giovanni Savino, autista di De Marte. Per loro le condanne erano già arrivate in sede di giudizio abbreviato. Per l’accusa i tre sono parte integrante di un’associazione a delinquere impegnata a commettere reati di vario tipo. Per gli avvocati Cesare Cicorella e Francesca Cramis tra il De Marte e il titolare dell’officina c’erano solo dei rapporti problematici tra il fornitore del servizio e il cliente.

De Marte era già stato condannato in passato per incendi e danneggiamenti ai danni di numerose aziende della zona del Basso Varesotto ma se la cavò con una pena minima anche per la mancanza di denunce da parte delle vittime. Questa volta la denuncia c’è stata e la condanna pesante è arrivata, almeno in primo grado.

Il tribunale, infine, ha inviato gli atti riguardanti il maresciallo dei carabinieri di Cislago Corrado Memmi alla Procura della Repubblica. Dal dibattimento, infatti, è emerso che in un caso avrebbe chiesto al titolare dell’officina di ritirare la denuncia nei confronti di Diego Tripepi.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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