Farioli: “Lo sviluppo di Malpensa sia in concerto col territorio”

Il sindaco di Busto Arsizio ha scritto al presidente di Sea per sottolineare la necessità di una condivisione delle strategie di sviluppo dell'aeroporto con i comuni dell'area: "Solo così si possono evitare errori"

volti a varese

Il sindaco Gigi Farioli ha inviato al presidente di Sea Piero Modiano una lettera, anche a seguito di alcuni incontri tenutisi in riferimento alle interpellanze e mozioni a suo tempo discusse in Consiglio comunale. La lettera è stata inviata anche al presidente del Consiglio Diego Cornacchia e ai capigruppo. Di seguito il testo

“Carissimo presidente,
desidero innanzitutto ringraziarti per l’attenzione, tutt’altro che rituale, che hai voluto riservare al sottoscritto ed al territorio che, insieme con Busto e attorno a Busto Arsizio, guarda con timore e speranza agli scenari di sviluppo dell’aeroporto internazionale di Malpensa.
Non starò ovviamente in questa mia a ricordare la particolare forma di attenzione che Busto Arsizio ha nei confronti dell’aeroporto di Malpensa e non solo per il fatto che l’aeroporto nacque, come a tutti noto, come “Aeroporto della Città di Busto Arsizio Spa”. Non sono infatti, come hai avuto modo di constatare, un appassionato delle nostalgie di un passato antico. Sono invece animato, cosa che ho riscontrato anche in te e nei tuoi collaboratori, dal desiderio di essere coerente con una tradizione ed una eredità tipiche di una comunità capace di investire, senza paura nel futuro, non temendone gli aspetti di rischio, ma, come diceva il bustocco per eccellenza Enrico dell’Acqua, riposizionando le vele a favore di vento anche in periodi di tempesta.

Ho molto apprezzato la consapevolezza che la partita di Malpensa non si possa giocare solo con l’azionista principale, Milano, e, a questo proposito, guardo con preoccupazione e purtroppo prendo atto del fallimento della riforma Monti sulle riorganizzazioni istituzionali. Una città metropolitana che avesse conglobato nel suo interno anche le aree aeroportuali, i comuni di sedime e i comuni dell’asse del Sempione certamente meglio avrebbe potuto costituire un interlocutore credibile ed accreditato per sedere ai tavoli dello sviluppo, senza il deprecabile, ma peraltro comprensibile, pendolo tra l’ansia di sviluppo e l’angoscia delle delocalizzazioni.

E’ per questo che, confermando quanto anticipato a te e ai tuoi collaboratori, sia nell’incontro che ci ha visti seduti a un tavolo presso il terminal 1 insieme con le province di Varese e Novara e i comuni di Gallarate, Novara e Varese, sia nei successivi incontri bilaterali, la piena disponibilità del sottoscritto e, credo, dell’intero Consiglio comunale di Busto a farsi promotore con te di una serie di scelte prospettiche che consentano di dare più forza a uno scenario di sviluppo e progresso che abbia l’intero territorio ospitante Malpensa alleato e protagonista, non solo nei tavoli di monitoraggio, ma anche nelle indispensabili alleanze pubblico-private per la competitività internazionale all’interno del piano strategico nazionale ed europeo.

E’ mia personale intenzione sollecitare un dibattito e una serie di proposte concrete che possano anche sfociare in una nuova governance, o in un nuovo ed interessante modello di governance che, senza infingimenti né inutili volontà gestionali interne, possa però avere il coinvolgimento diretto delle realtà territoriali più interessate e più coinvolte. Non ho ricette preconfezionate, ma so che tu in particolar modo sei molto sensibile a modalità che, snellendo la gestione quotidiana, coinvolgano nelle opzioni strategiche, territori, regione e non solo ministeri od Europa.

Guardo a modelli non necessariamente da replicare tal quali, ma che in Europa e non solo in Germania, hanno già avuto diverse declinazioni. Credo che proporrò al Consiglio comunale di Busto Arsizio, anche a seguito di precisi atti di indirizzo che mesi fa di fronte allo scetticismo del post Etihad avevano coinvolto il mondo economico e istituzionale, la indizione di una due giorni di stati generali da prepararsi con chiunque saprà, vorrà e potrà portare ulteriori elementi di proposta.

Confermo contestualmente l’assoluta necessità che nei tavoli di monitoraggio, soprattutto dopo i primi segnali positivi che Malpensa e Sea in particolar modo hanno saputo offrire in queste settimane, Busto Arsizio e il suo territorio siano direttamente coinvolti anche per impedire che, sulla scorta di obiettivi che rimangono solo a livello di slogan, si percorrano strade fallimentari come quelle che sembrano essere o a cui sembrano preludere le già contestatissime indicazioni sulla bretella che dovrebbe coinvolgere Gallarate, Casorate ed altri, o, peggio, la kafkiana vicenda del Malpensa Express.

A questo proposito, come ho già avuto modo di anticipare a te e al sindaco Guenzani, nulla osta a che i coraggiosi investimenti effettuati sul territorio di Busto Arsizio, sia per le merci, che per le persone (a quest’ultimo proposito ricordo i raccordi x e y), possano presto consegnare una centralità internazionale a Malpensa, non vanificandone investimenti e risorse impiegate.
Con successive comunicazioni approfondirò con te e i tuoi collaboratori anche le possibilità di meglio integrare l’attrattività territoriale a far data da questi mesi di Expo nel settore non solo economico e industriale, ma anche culturale e turistico.
Cordialmente e a presto”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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  1. andrea_oldrini
    Scritto da andrea_oldrini

    Oltre a dimostrare una mancanza di forma nell’utilizzare la forma istituzionale “lei” anche se in realtà si danno del tu, e’ ora di finirla che i comuni (spesso incapaci di gestire il proprio territorio e di fare cose semplici come rotonde) vogliono mettere lo zampino in decisioni più grandi di loro. Alla fine si finisce in governance, cioè nuovo poltrone o tavoli condivisi che portano ad immobilità gestionale. Basta!

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