In piazza per dire no alla “Buona Scuola” di Renzi
Protesta martedì 5 maggio contro il disegno di legge di riforma della scuola. Insegnanti, personale ausiliario, presidi e studenti scenderanno in piazza per far sentire la propria voce
Una giornata per dire no alla “Buona Scuola” immaginata dal Governo Renzi. Studenti, insegnanti, personale ausiliario hanno deciso di manifestare martedì 5 maggio. Lo sciopero generale è stato organizzato dalle sigle sindacali FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e FGU, ma sono in tanti coloro i quali hanno deciso di aderire al di là dell’appartenenza a questo o quel sindacato. La protesta è nata per contestare il disegno di legge sulla “Buona Scuola”.
I sindacati hanno organizzato cortei a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Roma, Bari e Genova. Altre manifestazioni sono state organizzate dai Cobas in altre città come Torino, Bologna, Firenze, Cagliari e Catania. A Milano confluiranno tutti gli aderenti del Nord Italia, dove il corteo partirà alle 9.30 da Piazza Repubblica con arrivo all’Arco della Pace.
Il ruolo penalizzato degli insegnanti, i super poteri assegnati ai dirigenti, una mancanza di dialogo che non ha consentito modifiche sostanziali ad una riforma che non piace a molti sono tra le ragioni dello sciopero. In più c’è la posizione del personale ausiliario “escluso” dalla riforma e quella degli studenti, che ancora una volta reclamano una voce in capitolo a loro modo di vedere inascoltata: i ragazzi si stanno organizzando in modo massiccio per aderire allo sciopero, con le consuete divisioni tra chi è favorevole e chi è contrario.
Il Governo, tramite il Ministro all’Istruzione Giannini, fa sapere che lo sciopero generale non fermerà il lavoro di profonda innovazione che interesserà la scuola. Lo sciopero generale del comparto scuola farà slittare le prove Invalsi delle scuole primarie al 6 e 7 maggio, decisione contestata da alcune sigle sindacali.
Saranno molte le scuole che chiuderanno. Le comunicazioni verranno date istituto per istituto. Alcune informazioni sono presenti sulla pagina “Proff Varese”: c’è anche un elenco non ufficiale di scuole che resteranno chiuse in maniera totale o parziale, oltre a informazioni sulle modalità di adesione alla protesta e sulle motivazioni della stessa.
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