La Fiom accetta di incontrare i vertici Whirlpool a Firenze
C'erano anche molti impiegati alle assemblee dei lavoratori convocate a Cassinetta dalla rsu per informare sulla vertenza del piano industriale presentato dalla multinazionale americana
C’erano anche molti impiegati alle assemblee dei lavoratori convocate a Cassinetta dalla rsu di Whirlpool per informare sulla vertenza riguardante il piano industriale presentato dalla multinazionale americana. Due ore la mattina e due al pomeriggio, perché la scommessa del sindacato dei metalmeccanici, dopo l’annuncio dell’azienda di 480 ulteriori licenziamenti, che si aggiungono ai 1.350 già annunciati in precedenza, è tenere il più possibile uniti i lavoratori, operai o impiegati che siano. «Il mondo è cambiato – dice Tiziano Franceschetti, rsu Fim Cisl – gli impiegati non sono più il braccio destro dell’imprenditore, ma sono lavoratori normali. In questa fase così critica il nostro compito è unire tutti i lavoratori, anche chi fino a ieri si credeva intoccabile».
La prima “frattura” però riguarda proprio i sindacati che si sono divisi sulla decisione di partecipare all’incontro richiesto dall’azienda alla controparte per il 28 maggio prossimo a Firenze. I metalmeccanici della Cgil, a differenza di Fim e Uilm, hanno deciso di andare in riva all’Arno, non per sciacquare i panni, ma per entrare nel merito del piano industriale. «Questa è la dimostrazione che la Fiom Cgil non è ideologica e non vuole fare politica – dice Matteo Berardi, rsu Fiom Cgil – . Noi vogliamo discutere con chi conosce le singole funzioni. Il signor Davide Castiglioni (amministratore delegato di Whirlpool Italia, ndr) lo abbiamo già conosciuto a Roma al ministero. Ora noi vogliamo parlare di cosa si fa in fabbrica. I lavoratori hanno avallato la nostra scelta».
Secondo Fim e Uilm, sarebbe un grave errore riportare la trattativa all’interno della singola azienda, perché non è possibile gestire tutti quei licenziamenti come è stato fatto nel recente passato, cioè utilizzando prepensionamenti, scivoli e buone uscite. «Se ci sono voluti mesi per scrivere quel piano industriale – spiega Tiziano Franceschetti, rsu della Fim Cisl – non lo puoi certo stravolgere in pochi giorni. La verità è che a quelle condizioni, cioè tagliando un terzo della forza lavoro del gruppo, quel piano è inaccettabile. Presentarsi a Firenze è come dire che si puo’ entrare nel merito. E di cosa dovremmo discutere di fronte alla proposta di oltre duemila licenziamenti? Riteniamo che la sede giusta sia il ministero e che il governo debba dare delle garanzie».
Invece, piena unità del sindacato dei metalmeccanici sulla manifestazione e lo sciopero di 8 ore di tutti i lavoratori Whirlpool, previsti a Varese il 12 giugno prossimo a cui parteciperanno anche i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm.
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