La salute delle mani: controlli gratuiti in ospedale

Sabato 16 maggio, specialisti del Circolo saranno a disposizione dalle 9 alle 12 per controlli e consulti gratuiti. Molte le patologie legate alla mano e all'arto superiore

mano

Sensibilizzare la popolazione sulle patologie della mano e attirare l’attenzione delle istituzioni sul ruolo degli specialisti chirurghi: questi gli obiettivi della terza edizione della Giornata Nazionale per la Salute della Mano, promossa dalla SICM – Società Italiana di Chirurgia della Mano con il contributo non condizionato di SOBI, che si svolgerà sabato 16 maggio nelle principali città italiane.

 A Varese, dalle 09.00 alle 12.00, gli specialisti Mario Cherubino, Federico Tamborini, Alessandro Fagetti e Amedeo Bini dell’Unità di Chirurgia Plastica, Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Circolo saranno a disposizione dei cittadini per consulti gratuiti alla mano e all’arto superiore.

I referti dovranno poi essere condivisi e valutati con il medico curante che riceverà una relazione della visita. Le visite, prenotabili presso la segreteria dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dalle 8.00 alle 15.00 (0332 278150), si svolgeranno presso gli ambulatori ubicati al secondo piano del Padiglione Centrale.

«La terza edizione della Giornata Nazionale per la Salute della Mano ha lo scopo di attirare l’attenzione di ognuno di noi verso l’organo di movimento più sofisticato del mondo – spiega Mario Cherubino, specialista del Centro -. Presso il nostro ospedale abbiamo organizzato consulti ambulatoriali gratuiti che verranno effettuati dagli specialisti della S.C. di Chirurgia Plastica, diretta dal Professor Luigi Valdatta, e della UO di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal Professor Paolo Cherubino. Grazie alle specifiche competenze e alla collaborazione tra i chirurghi plastici e gli ortopedici siamo riusciti a dare vita a un gruppo interdisciplinare di Chirurgia della Mano capace di rispondere alle diverse esigenze dei pazienti, trattando dalle comuni patologie infiammatorie e degenerative fino ai più complessi traumi di tutto l’arto superiore».

 Gli specialisti in chirurgia della mano, branca dell’ortopedia, della chirurgia plastica e della chirurgia generale, si occupano dell’arto superiore nella sua interezza, dalla spalla al gomito, fino all’estremità; questo, grazie alle conoscenze specifiche del funzionamento del sistema muscolo-scheletrico di quest’organo, dalle regioni nervose a quelle tendinee e  muscolari. «La sensibilità della mano dipende dall’innervazione che parte dal collo e dal cervello; – spiega Riccardo Luchetti, Presidente della SICM – nella nostra specialità dobbiamo conoscere con precisione la morfologia di tutto l’arto superiore, le “strutture” attraverso cui passa tale innervazione, in modo da essere in grado di intervenire a tutti i livelli».

 Le patologie più comuni sono legate agli infortuni sul lavoro, la più grande casistica di incidenti in Italia secondo gli ultimi dati INAIL. Seguono le malformazioni, anche congenite, da trattare nei centri specialistici preposti. Ma vanno ricordate anche le patologie reumatiche, come l’artrite reumatoide, quelle neurologiche, le tetraplegie e le paralisi spastiche, che necessitano di un approccio multidisciplinare, che coinvolga anche il chirurgo della mano.

Un altro esempio di patologia dove il ruolo dello specialista è fondamentale è rappresentato dalla Malattia di Dupuytren, di natura fibro-proliferativa, progressivamente invalidante. La malattia, che colpisce soprattutto gli uomini di origine nordeuropea dai 40 ai 60 anni, provoca una flessione progressiva di una o più dita, cui segue l’inevitabile limitazione della completa estensione della mano. Nelle fasi più avanzate, invece, determina una contrattura dell’articolazione che può degenerare nell’immobilità del dito e/o delle dita coinvolte.

«I progressi nel campo interventistico sono stati notevoli negli ultimi anni – afferma ancora il Presidente della SICM – tanto da permettere di trattare alcune patologie importanti della mano e del polso con tecniche chirurgiche mininvasive. Per non parlare delle protesi delle dita, un tempo di grandi di dimensioni, ora miniaturizzate e leggere, tanto da permettere all’individuo una mobilità più efficiente. Per quanto riguarda, infine, la malattia di Dupuytren, è ora disponibile anche in Italia una terapia farmacologica che, in funzione della gravità della patologia, può sostituire l’intervento chirurgico in una parte dei pazienti affetti dalla malattia. La somministrazione della terapia deve tuttavia essere sempre effettuata dallo specialista di riferimento».

La Giornata Nazionale sarà, quindi, l’occasione per far conoscere alla popolazione e mettere in risalto i centri di riferimento regionali, presenti sul territorio, ma ancora poco conosciuti. «Il nostro obiettivo è, infatti, anche quello di valorizzare il ruolo del chirurgo della mano, con l’auspicio di arrivare ad un riconoscimento della nostra specializzazione, con un’autonomia propria, non come un’ulteriore qualifica di quelle di ortopedia o chirurgia plastica» conclude il dottor Luchetti.

 La lista completa dei centri di riferimento di chirurgia della mano aderenti alla terza edizione della Giornata Nazionale per la Salute della Mano, nonché la locandina dell’iniziativa, sono consultabili al sito www.giornatanazionalemano.it.

 

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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