Pallacanestro Varese: i giocatori salutano, la società al lavoro

La squadra di Caja ha incontrato i componenti del consorzio "Varese nel cuore" dopo l'assemblea svoltasi a Gavirate. Tra pochi giorni la scelta del gm; buoni riscontri dagli sponsor

basket pallacanestro openjobmetis varese

La sede di uno dei consorziati, l’azienda “Roda” di Gavirate, ha ospitato nel tardo pomeriggio di martedì 12 maggio un duplice appuntamento a tinte biancorosse. Prima di tutto i soci di “Varese nel Cuore” si sono riuniti in assemblea per fare il punto della situazione al termine di un campionato piuttosto deludente, poi i “proprietari” di Pallacanestro Varese hanno incontrato per un ultimo saluto la squadra al completo: giocatori, tecnici, dirigenti, componenti degli staff hanno raggiunto Oltrona al Lago per un aperitivo e un abbraccio collettivo sempre particolare quando termina un’annata sportiva, comunque lunga e in questo caso difficile.

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Il “rompete le righe” della Openjobmetis 4 di 9

Il clima, tra i consorziati e in società, è apparso piuttosto positivo. Le buone notizie riguardano soprattutto la gestione di “Varese nel cuore” e quella del club dopo la bufera di fine febbraio quando prima arrivarono le dimissioni di Vescovi e poi ci fu la rinuncia di Pozzecco alla panchina con la squadra pericolosamente vicina alla zona retrocessione. Castelli e Coppa, presidenti di consorzio e società, garantiscono che il barometro è attualmente fisso sul sereno. Il budget preventivato è in leggera crescita e soprattutto dovrebbe essere definito entro la fine di questo mese: mancano ancora i rinnovi degli sponsor principali ma l’impressione è che tutti quelli più pesanti (anzitutto Openjobmetis, ma anche Teva, Cimberio, Nilox e Brother) saranno di nuovo accanto al club dieci volte campione d’Italia.

Ora però bisogna decidere, anzitutto, chi sarà il nuovo general manager, l’uomo chiamato a costruire la squadra sul mercato: nei prossimi giorni i dirigenti parleranno nuovamente con i due principali candidati – Iozzelli da Pistoia e Alberani da Roma – che al momento paiono gli unici tra cui andare al ballottaggio. Il dirigente toscano potrebbe essere favorito se davvero l’idea è quella di costruire una squadra con la formula del “5+5” nella quale i giocatori italiani occupano uno spazio importante. Ma solo dopo gli ultimi colloqui arriverà una decisione. E poi si andrà sul coach: Attilio Caja, largamente applaudito al momento del taglio della torta, è la prima opzione e pare in netto vantaggio anche se la sua riconferma non è ancora certa e a sua volta arriverà solo dopo la scelta del gm. Dei giocatori si parlerà dopo, ma una volta di più pare difficile rivedere qualcuno della Openjobmetis di quest’anno, salvo magari qualche giovane (Eyenga e forse Jefferson potrebbero essere quelli “trattabili” anche per il futuro). Molti di loro quindi erano questa sera al passo di addio definitivo a Varese, e un certo groppo in gola qualcuno non è riuscito a nasconderlo.

Rimane, a tifosi e addetti ai lavori, il dispiacere per un campionato nato tra grandi aspettative ma proseguito con mille difficoltà (e pure un po’ troppa sfortuna). La “raddrizzata” apportata da Caja negli ultimi due mesi e mezzo è servita a evitare guai peggiori, dare tranquillità all’ambiente e ricucire il rapporto con la gente (emblematici la presenza del pubblico e l’applauso finale di domenica scorsa). Non però ad andare ai playoff, e per questo l’annata non può essere incasellata tra quelle positive: tra dodici mesi sarà necessario parlare di qualche risultato raggiunto, su questo non ci sono dubbi.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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  1. Avatar
    Scritto da tony

    Ciao grande Kuba, sarai per sempre nei nostri cuori!
    Indimenticabili i tuoi allenamenti con i bimbi.

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