Finisce la scuola e gli studenti affrescano il paese

Otto ragazzi del liceo Frattini di Varese in missione per abbellire un pezzo del centro storico dell’antico paese con tecniche pittoriche all’avanguardia. Un modo per combinare scuola e lavoro al servizio di una comunità

Mesenzana affresco Frattini

Cinque giorni. Tutto è durato cinque giorni e ha visto impegnati otto ragazzi che invece di andare al mare si sono messi a lavorare: progetto, disegni, bozze, prime tracce sul fondo, colore.

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I ragazzi dell’artistico affrescano Mesenzana 4 di 14

Poco tempo, e quella facciata anonima sulla strada che divide il paese e porta verso il monte è diventata meta di turisti insoliti: proprio gli abitanti di Mesenzana, che in auto, in bici, a piedi si fermavano, ieri pomeriggio, ad opera terminata, per ammirare il risultato del segno lasciato dai ragazzi del Frattini di Varese, il liceo artistico.

L’amministrazione del pittoresco centro dell’Alto Varesotto che si sviluppa fra le alture della Valtravaglia e il fondovalle ha attivato una convenzione con l’istituto varesino diretto dal professor Fabio Giovanetti per un progetto di valorizzazione di uno scorcio del paese, come ha spiegato il vice sindaco Alessandro Delli Gatti.

«L’intento era quello di offrire agli studenti un’opportunità per applicare sul campo quanto appreso a scuola, e allo stesso tempo far rivivere un piccolo spazio del paese riprendendo il tema del territorio e delle tardizioni», ha spiegato il vice sindaco.
E così è stato: i ragazzi della III e IV B del Frattini con grande intraprendenza hanno regalato al paese un affresco colorato e che ritrae una scena medievale con tanto di dame e soldati di ventura: da sfondo il San Martino e l’immancabile torre. Molte le allegorie presenti: i fiori, che raffigurano la giovinezza; le dame, con una piccola che guarda fuori dal quadro ad indicare il verso della vita che si traduce nel futuro. Ancora gli armati a cavallo e i soldati che tratteggiano la storia di questa valle, “loci tra.lii”, appunto, come ricordato nel cippo raffigurato nell’affresco.

Dipingere sotto il sole di questi giorni non è stato uno scherzo: per questo i giovani artisti sono stati sostenuti sia dall’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione la mensa scolastica, sia da alcuni cittadini della zona che hanno dato la possibilità di utilizzare spazi privati come ricovero per i materiali.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Presto l’amministrazione comunale valuterà l’ipotesi di porre una protezione di vetro o altro materiale trasparente per proteggere il dipinto dalle intemperie. Un particolare del dipinto è inoltre costituito dagli stemmi delle contrade di Mesenzana che costituiscono il “Gran Consiglio” un organo appunto consultivo che l’amministrazione comunale ha recentemente introdotto per rendere più facile l’attività della Giunta: i delegati delle singole località contattano direttamente il governo cittadino per illustrare con precisione le esigenze di strade e piazze del paese.

«In realtà la tecnica pittorica scelta, con colore ai silicati di potassio, è adatta proprio a dipinti in esterno – ha spiegato il professor Massimo Conconi che insegna discipline plastiche e che ha fatto da “tutor” agli otto studenti impegnati qui in questi giorni – . Il silicato, un materiale che cristallizza rapidamente, viene utilizzato in molti dipinti all’aperto in Germania o in Alto Adige».

Una tecnica “montana”, quindi, che ben si addice alle latitudini di casa nostra.
Il lavoro di questi giorni servirà agli studenti per godere di crediti formativi per il prossimo anno scolastico.
Gli studenti dell’artistico che seguono l’indirizzo figurativo, si sono occupati sia dello studio sia della realizzazione dei successivi bozzetti che saranno al centro di un’esposizione su cui sta lavorando l’amministrazione comunale, che da subito ha invitato i ragazzi a partecipare alla festa medievale. Si tratta di una kermesse molto sentita in paese dove la rievocazione storica dei fatti d’arme e d’amore che caratterizzarono il passato di questa contrada vengono raffigurati con figuranti in costume.

Chissà ma che tra essi, alle prossima festa del paese, vestiti da dame e cavalieri non ci saranno anche i giovani del Frattini.
I loro nomi sono: Chiara Gualtieri, Martina Caproni, Michela De Carli, Giulia Mantasia, Ilaria Dellea, Clarissa Magrini, Lorenzo Perucci, Elisa Passera.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Giugno 2015
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