Dopo l’esondazione di giugno, Pro Civ e Guardie Ecologiche risistemano il versante
Il Comune ha fatto intervenire un'impresa per i primi lavori, l'associazionismo ha completato l'intervento nella giornata di domenica
Mattinata di lavoro, nei boschi del Campo dei Fiori, per i volontari della Protezione Civile Intercomunale Barasso Casciago Comerio e Luvinate e per le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Campo dei Fiori.
Dopo infatti l’esondazione che aveva colpito Luvinate martedì 16 giugno 2015, con un vero e proprio fiume che dalle montagne era sceso attraverso via Panera fino al centro del paese portando enormi quantità di massi, terra ed alberi, il Comune di Luvinate e l’Ente Parco Campo dei Fiori, attraverso una serie di sopralluoghi, avevano subito individuato una serie di azioni urgenti finalizzate alla messa in sicurezza ed alla pulizia dei reticoli idrici che – a causa della pioggia abbondante – non erano riusciti a contenere l’acqua, provocando vere e proprie esondazioni. Per l’immediata pulizia del paese, realizzata in tre giorni, il Comune aveva speso circa 10.000 €.
Già nei giorni scorsi una ditta specializzata era intervenuta con un mezzo pesante per i primi interventi di manutenzione urgenti al fine di prevenire ulteriori danni. Questa mattina è stata invece la volta dei volontari che – con la consueta buona volontà – hanno operato lungo i reticoli idrici per pulire, sistemare, creare barriere naturali, eliminare eventuali tappi lungo i percorsi creati negli anni attraverso l’accumulo di alberi e detriti.
Nelle prossime settimane un ulteriore intervento è atteso lungo il reticolo idrico maggiore, quello che passa dalla Val da Runch ed affianca il vecchio Circolo del paese prima di immettersi nel Tinella. In questo senso il Comune ha già provveduto ad inviare le necessarie domande allo Ster di Varese di Regione Lombardia, ente competente su tali percorsi.
«Le attività di prevenzione devono diventare sempre più azioni prioritarie per le nostre comunità» sottolinea il Sindaco Alessandro Boriani. «La mancata pulizia dei boschi che prima era normale per i nostri nonni, con in più il ripetersi di eventi piovosi di straordinaria intensità, può provocare eventi prima mai verificatisi. Ringrazio per questo i volontari della nostra Protezione Civile, i funzionari e i volontari del Parco e gli uffici dello Ster di Varese con cui stiamo dialogando in questi giorni, per cercare di dare il nostro contributo positivo anche su questa vicenda».
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