La Commissione UE lancia la strategia per la regione alpina, c’è anche la Svizzera
Si tratta della quarta strategia macroregionale dell'UE: coinvolge 48 regioni, 5 stati membri e due stati terzi, tra cui la confederazione elvetica
La Commissione UE ha lanciato ufficialmente la strategia per la regione alpina, la quarta strategia macroregionale dell’UE: essa riguarda non solo cinque Stati membri dell’Unione Erupea (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) anche due paesi terzi, uno dei quali è la Svizzera (l’altro è il Liechtenstein). In tutto, sono coinvolte 48 regioni.
La strategia sarà incentrata su quattro ambiti di intervento fondamentali e potrebbe sostenere lo sviluppo di: crescita economica e innovazione (con, ad esempio, attività di ricerca su prodotti e servizi specifici della regione alpina); connettività e mobilità, con il miglioramento della rete stradale e ferroviaria e l’espansione dell’accesso a Internet via satellite nelle aree remote; ambiente ed energia, con la messa in comune delle risorse per salvaguardare l’ambiente e promuovere l’efficienza energetica nella regione.
Una strategia macroregionale è un quadro integrato che può beneficiare, fra l’altro, del sostegno dei Fondi strutturali e di investimento europei per far fronte alle sfide comuni che interessano gli Stati membri e i paesi terzi di una stessa area geografica, i quali possono dunque trarre vantaggio da una cooperazione rafforzata che favorisce la coesione economica, sociale e territoriale.
«L’obiettivo della strategia dell’UE per la regione alpina è rafforzare la solidarietà già esistente nelle regioni alpine, che vantano una lunga tradizione in fatto di cooperazione e una serie di reti e associazioni già collaudate – è il commento di Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale – Si tratta della quarta strategia macroregionale in Europa. L’esperienza ci insegna che il loro successo dipende in larga misura dall’impegno profuso e dal senso di appropriazione sviluppato: abbiamo pertanto bisogno di una leadership politica forte e del coinvolgimento attivo di tutti i partner regionali e nazionali per sfruttare pienamente il potenziale di questa strategia».
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