Esondazioni del Lura: “Servono chiarezza e soluzioni”

Il gruppo Tua Saronno interviene sul caso del fiume che da qualche settimana è protagonista delle cronache

Torrente Lura

Riceviamo e pubblichiamo la missiva del gruppo Tua Saronno sulle questioni che stanno interessando il corso d’acqua

Dopo alcune settimane in cui il Lura è stato sulla bocca di tutti, complici momenti dal forte impatto emotivo, come il salvataggio dei pesci dalla pozza di via Tommaseo, un paio di scrosci temporaleschi hanno fatto tornare l’acqua nell’alveo del torrente, facendo credere a qualcuno che la questione sia finalmente risolta. Tutt’altro: quello che abbiamo visto è la chiara testimonianza di come sia necessario proseguire nelle indagini e lavorare per una vera risoluzione del problema.

Il mese di agosto è iniziato e il caldo lo sentiamo tutti. Complici le secche naturali, come abbiamo sorprendentemente letto da parte dell’Ente Parco, sembrerebbe trattarsi di una situazione normale. Tuttavia, i dati recentemente resi noti da Ambiente Saronno – Legambiente, associazione in prima linea sulla vicenda e che sta cercando di andare a fondo di fatti e situazione attuale di secca, destano più di una preoccupazione: non si parla più solo di un rischio per la biosfera del Lura, ma di pericoli reali legati a possibili inondazioni, in caso di forte piovosità, che oggi non saremmo in grado di gestire.

Saronno non è mai stata, fino a oggi, una zona a rischio idrogeologico. Anche le piene di Lura e Bozzente dell’ultimo anno hanno causato danni solo fuori dal nostro territorio. Questa situazione favorevole per Saronno potrebbe essere destinata a cambiare e potremmo ritrovarci, in futuro, con un livello di allerta molto alto in caso di piogge anche di normale intensità. Quello che hanno vissuto molto spesso i nostri concittadini di via Volta e Marx, insomma, potrebbe diventare una consuetudine, e questa è una prospettiva che vogliamo assolutamente evitare.

È essenziale, quindi, fare chiarezza in termini documentati di quello che sta accadendo al nostro torrente, che in questi giorni ha funzionato esattamente come un pluviale: pieno quando piove, completamente vuoto se non piove. Senza nessuno stadio intermedio di cambiamento graduale, a testimonianza del fatto che le sue abituali sorgenti sono al momento indisponibili o esaurite e/o che qualche cosa di anomalo accada a valle nel suo percorso .

L’Assessore Guaglianone ha già apprezzabilmente dimostrato interesse sul tema e ha anche dedicato del tempo alla vicenda. Noi crediamo però che non basti. Crediamo sia necessaria da parte sua un’azione più decisa e ampia. Troppe volte abbiamo letto sui giornali di inondazioni in zone diverse dell’Italia con danni alle cose, persino di feriti e morti. Non siamo mai stati allarmisti, ma questo è uno scenario possibile se non si avrà la ragionevole certezza che determinate opere e provvedimenti siano stati messi in atto per assicurare che il corso del fiume sia gestibile sia in caso di siccità, che di piovosità. Purtroppo la mancata realizzazione delle vasche di laminazione per le acque reflue di Pedemontana aumenta il fattore di rischio, come dimostrano i numeri di Ambiente Saronno, che parlano di una portata di piena capace di arrivare 71 m3/s mentre il bacino del Lura è in grado di accogliere solo 25 m3/s, ovvero quasi un terzo.

Che fine farebbero, oggi, i 46 m3/s eccedenti? Come verrebbero gestiti? Queste le domande a cui è assolutamente necessario che la politica dia delle risposte. E servono adesso, non dopo i primi temporali autunnali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2015
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