Logo e maglie, il Varese si ispira al passato
La "V" rossa riprende lo stemma degli anni Quaranta, terza divisa viola. La sede sarà la ex casa del custode allo stadio di Masnago
C’è il chiaro richiamo al Varese di una volta, quello degli anni Quaranta, nel logo della rinata società cittadina: la “V” rossa scelta in sede di preparazione grafica e il suo posizionamento sullo stemma comunale si ispira a quella che era cucita sul cuore di giocatori che si chiamavano Santini, Ossola, Boniforti, Bonifacio e che oggi hanno i propri eredi in Gheller, Luoni, Bordin, Giovio, i ragazzi richiamati dal dt Giorgio Scapini per ripartire dal basso del campionato di Eccellenza. Una tappa necessaria, visto come si erano messe le cose appena dieci giorni fa, ma che la nuova società è decisa a mettersi alle spalle nel giro di un anno: la scritta “Vinci sempre” stampata all’interno del colletto delle maglie da gioco indica chiaramente qual è l’obiettivo della stagione che sta nascendo.
A proposito di maglie, realizzate da Macron (azienda che ha anche un importante punto vendita ad Azzate), ne sono state messe in cantiere tre, tutte molto semplici (forse troppo) e all’insegna della tradizione: rossa la prima, bianca la seconda mentre l’ultima è di colore viola e ovviamente si rifà a quella che fu la divisa di 105 anni fa. Lo sponsor principale, come si era detto, è il marchio “Life” che raduna le attività del presidente Gabriele Ciavarrella, mentre sulle spalle ci sarà il logo di “Gagà Milano”, azienda di orologi dell’imprenditore Ruben Tomella, coinvolto nel Varese dall’amico Paolo Basile (nuovo general manager della società).
L’appuntamento convocato al Relais sul Lago, hotel che in questi giorni ospita anche i calciatori tra i due allenamenti giornalieri, è servito anche per lanciare la campagna abbonamenti che prevede prezzi giustamente popolari. Lo slogan scelto, svelato da Sarah Maestri, è “Insieme siamo grandi” ma alla campagna è legato anche l’ormai consueto hashtag, #varesesonoio.
Assistere alle quindici partite interne della squadra di Melosi costerà 50 euro nei distinti, 100 euro in tribuna laterale e 150 in tribuna centrale. Sono previste riduzioni per ragazzi (12-18 anni), donne e over 75: queste categorie pagheranno 30 euro nei distinti e 80 in tribuna laterale. Infine, gli under 12 avranno accesso gratuito al “Franco Ossola”.
Altre notazioni importanti riguardano il nome ufficiale, la sede e il gruppo di sostegno economico al club. La denominazione definitiva sarà “Varese Calcio”, senza la data 1910, bocciata dalla Federazione perché troppo contigua alla precedente gestione; la sede – ha annunciato il vicepresidente Galparoli – sarà ricavata proprio allo stadio, in quella che era la casa del custode che sarà ristrutturata e servirà così da quartier generale della società. Infine è intervenuto Franco Colombo, presidente dell’API provinciale, che lavorerà al progetto di consorzio cui avevano già accennato il sindaco Fontana e il presidente Ciavarrella giovedì scorso. Si tratterà di un soggetto capace di raccogliere introiti provenienti da aziende, professionisti e privati cittadini che vorranno dare un sostegno economico. Le donazioni già in corso in questo periodo (l’IBAN è IT02S0840410801000000003354, conto aperto alla BCC di Varese) saranno per chi lo vorrà già comprese nel nuovo consorzio che, secondo Colombo, sarà forse già abbozzato prima dell’inizio del campionato.
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