Osservatorio, arriva il più grande telescopio d’Italia (amatoriale)

L'Osservatorio astronomico cresce: 90 serate l'anno, 6mila visitatori previsti nel 2015, ora anche la terza cupola e un nuovo strumento

“La terza cupola dell’osservatorio sarà pronta alla fine dell’anno. Ospiterà un telescopio con uno specchio da 84 centimetri di diametro, che è il maggiore strumento in Italia a disposizione dei ricercatori non professionisti per svolgere ricerche in campo astronomico“. Vanni Belli è giustamente orgoglioso. L’Osservatorio di Campo dei fiori si conferma un punto di riferimento per tutto il movimento degli appassionati di astronomia e l’avvio della terza cupola, a Punta Paradiso, sarà una nuova grande avventura: 90 serate l’anno di divulgazione scientifica (su prenotazione), 6mila visitatori previsti nel 2015.

Osservatorio Campo dei Fiori

“E’ stato un anno difficile -osserva il presidente dello Schiaparelli – come tutti sanno le difficoltà economiche della Provincia hanno messo a rischio la Cittadella delle scienze ma ora grazie all’intervento della Regione abbiamo garantito la sopravvivenza del centro Geofisico (che è una cosa diverse dall’osservatorio) e anche con la Provincia c’è in atto un dialogo proficuo. La parte astronomica tuttavia è finanziata dal comune e non è mai stata in discussione. Le due conferenze che terremo il 10 agosto a villa Della Porto Bozzolo di Casalzuigno e il 12 agosto a Villa Toeplitz di Varese – continua – saranno i momenti clou dell’estate per l’osservazione delle stelle, anche perché in questo periodo l’osservatorio resta chiuso alle serate di osservazione poiché non potremmo gestire la troppa affluenza”.

L’Osservatorio contiene molti segreti. Il ricercatore Luca Buzzi apre la cupola del 1964. In questa cima sono conservate le ceneri di Salvatore Furia, il fondatore della Cittadella delle scienze, l’uomo che trasformò questa montagna in un movimento di popolo a favore dell’ambiente e della scienza. Una vecchia foto lo ritrae mentre incontra Sofia Stringher Zambeletti, all’epoca proprietaria dei terreni. Furia la convinse della bontà del suo sogno e lei donò al comune i terreni. Per la costruzione della prima cupola i soldi arrivarono da Adele e Sai Vita, quest’ultimo addetto commerciale di Mao Tse Tung in Europa. Il primo telescopio fu donato da Zaira Morganti Spina di Busto Arsizio. Le cupole ruotano e si aprono allo spazio. L’universo è lì, a due passi.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 08 Agosto 2015
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