Farioli: “Busto vuole spegnere l’inceneritore ma si rispettino i patti”

Il primo cittadino puntualizza dopo le uscite dei giorni scorsi sull'accelerazione del progetto di trasformazione di Accam: "Basta tergiversare, serve un piano industriale ed economico serio. Noi metteremo i soldi di Regione e Provincia"

Civiche benemerenze 2015

L’invito alla responsabilità da parte del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ha certamente provocato un adeguato livello di attenzione: «La tentazione di tergiversare non ha fatto breccia,il tipico malvezzo italico e provinciale di procrastinare le scelte più difficili, la serietà del nuovo consiglio di amministrazione, almeno pari al precedente, e gli incontri coordinati dal sindaco Guenzani degli ultimi giorni, l’hanno credo definitivamente stanata». Il sindaco si riferisce alla decisione di accelerare il cammino di decommissioning dell’inceneritore Accam di Borsano deciso dall’assemblea dei soci del marzo scorso.

«Se però l’attenzione e la consapevolezza sembra siano scese decisamente in campo, il rischio che la complessità dei temi e la pluralità di variabili possano colpevolmente suggerire o invitare a soluzioni non consapevoli, non giustamente ponderate e non accompagnate da riscontri oggettivi e trasparenti per il presente e per il futuro, continua a persistere» – scrive un preoccupato Farioli davanti al ping pong anche mediatico tra chi vuole accorciare i tempi della chiusura dei forni e chi frena (come ad esempio il sindaco di Legnano Alberto Centinaio).

«Oggi più di ieri indispensabile che nessuno degli aspetti venga dimenticato, sottaciuto, o peggio, sottovalutato. Partendo dagli oggettivi dati di realtà con cui chiunque ha il dovere morale di fare i conti, anche chi, come il sottoscritto, avrebbe personalmente preferito esiti non del tutto coincidenti con l’indirizzo prevalso».

Farioli chiede di porsi di fronte alla realtà e al contesto oggettivo «con onestà intellettuale, spirito laico, razionale e responsabilmente consapevole di ogni ricaduta che qualunque scelta assunta inevitabilmente determina, nella certezza assoluta che come si evince, inequivocabilmente, dalle prime relazioni del Cda e del suo presidente, la peggiore assoluta delle scelte sarebbe il rifiuto di ogni scelta, o peggio, l’ignavia di un’ intollerabile procrastinazione».

Il sindaco di Busto sottolinea che la variabile tempo è tutt’altro che indipendente e ininfluente. A minacciare il percorso intrapreso sono le nuove normative dello Sblocca Italia e la volontà del governo Renzi e del ministro Galletti di utilizzare al massimo ogni termovalorizzatore R1.

Su temi come la salute, l’ambiente, il lavoro e la democrazia responsabile risulta inutile la babele di gridati confronti in atto. L’invito ad operatori del settore , comitati, cultori delle diverse scuole di pensiero, ma soprattutto ad amministratori, sindaci ed istituzioni e  di «non far prevalere guerre dal sapore più di superstizione che di religione, ideologiche o dogmatiche, peggio ancora, se accompagnate da superficialità dal sapore elettoralistico. Da qualunque parte lo si voglia guardare. Il mandato su cui il Cda è chiamato a muoversi secondo le decisioni dell’assemblea è chiaro. Per lo meno dal marzo scorso».

Per Farioli i punti sui quali non transigere sono il mantenimento di Accam come polo di riferimento per il settore rifiuti dell’Altomilanese, accompagnato da un piano di fattibilità e di sostenibilità economica, ambientale ed industriale che porti al progressivo abbandono dell’incenerimento e della termovalorizzazione e la trasformazione dello scenario di smaltimento con un’integrazione di sistemi tra fabbrica di materiali ed impianto per l’umido in un sito diverso da quello dell’attuale inceneritore «che deve essere restituito alla comunità bustese sgombro e bonificato entro il 2025».

Oggi, anche grazie all’intenso lavoro d’analisi coordinato dal presidente Cremona, si stanno valutando le scelte più opportune sulla base di dati certi e inequivoci che, ovviamente, necessitano anche di una radicale revisione dei piani pluriennali di bilancio, che a spizzichi e bocconi, e da diverse angolature, vengono prospettati anche attraverso gli organi di stampa: «Occorre certamente accelerare, ma in una consapevolezza di insieme che solo gli approfondimenti in atto consentiranno di meglio definire».

Busto, intanto dirà il suo no nella conferenza sulla autorizzazione/valutazione a R1 dell’impianto di via Arconate «affermeremo la nostra assoluta contrarietà a che un impianto ormai inserito in un processo di decommissioning alla possibiltà di una riclassificazione, con ciò inserendo ulteriori motivi di sconcerto e confusione in un percorso responsabilmente intrapreso dai comuni dell’Altomilanese, in accordo con Regione Lombardia».

Proprio alla Regione e alle Province di Varese e di Milano, oggi Città metropolitana è rivolta l’ultima riflessione di Farioli: «Semmai, avremo modo di chiedere quei concreti aiuti economici che a suo tempo Busto Arsizio ebbe modo di aver garantiti con un accordo programmatico per il risanamento ambientale e il riequilibrio infrastrutturale, sarebbero assai utili per facilitare ed accompagnare il percorso di una scelta coraggiosa e responsabile. A quel punto anche più facile e sostenibile. Busto Arsizio, come già preannunciato, li metterebbe immediatamente a disposizione dell’intera collettività del polo di Accam».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

Un cittadino bene informato vive meglio nella propria comunità. La buona informazione ha un valore. Se pensi che VareseNews faccia una buona informazione, sostienici!

Pubblicato il 23 Settembre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.