Isolino Virginia, dopo la rinascita si pensa al futuro

E' partita bene e può continuare anche meglio la rinascita dell'Isolino Virginia: da ferragosto più di 1000 visitatori

isolino virginia

E’ partita bene e può continuare anche meglio la rinascita dell’Isolino Virginia.

«Un primo bilancio delle attività dell’Isolino – ha detto l’assessore Simone Longhini – Vede, dopo i problemi degli anni scorsi, una nuova vita del sito patrimonio Unesco grazie alla nuova gestione. Da Ferragosto a oggi i visitatori hanno superato quota mille, un numero di tutto riguardo: si sono detti soddisfatti di quello che hanno trovato e hanno sottolineato la volontà di partecipare ad altri eventi».

Il Centro Gulliver, che ha vinto il bando indetto dal Comune per la gestione, ha riattivato  museo e il ristorante e sotto la direzione di Fausto Caravati, ha anche aggiunto tanti eventi legati alla storia del sito patrimonio Unesco: gli eventi vanno dal teatro, alla narrazione alla musica, mirati a mettere in luce le peculiarità del sito palafitticolo.

«La nostra intenzione è di proseguire fino a novembre, ma stiamo pensando anche ad organizzare iniziative per l’inverno dentro la struttura, per dare continuità proprio alle attività dell’Isolino – ha commentato Caravati – l’ultima rappresentazione estiva si svolgerà sabato 26, all’interno e a chiusura del Sunset Festival, che è stato uno degli eventi più graditi: è “Le donne della pesca del lago” di e con Betty Colombo»

Nel frattempo, sono state stampate 3mila brochure con le informazioni del museo e dei servizi, tra cui la navigazione che funziona come una sorta di navetta. E ora c’è anche il wifi gratuito, mentre a sicurezza del sito Unesco sono state posizionate delle telecamere.

«Mancano ancora alcuni particolari, in particolare al museo: siamo in attesa per esempio dei pannelli esplicativi multimediali – ha continuato Longhini –  La prospettiva è comunque potenziare le attività». Durante l’anno continuerà anche l’attività delle scuole, che potranno visitare il sito archeologico: «I lavori per il pontile servono anche per migliorare l’accessibilità dal punto di vista della formazione e culturale – spiega Don Michele Barban, “patron” del Gulliver – Se invece vi domandate che c’entra il Gulliver con un sito turistico, la risposta è: le dipendenze, di cui ci occupiamo, diventanno un problema soprattutto nel tempo libero. Lavorare sulla cultura può essere davvero terapeutico»

Tutte le info (prezzi e orari della navigazione, del ristorante, e date degli eventi) su www.isolinovirginia.it.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Settembre 2015
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