La fabbrica ecologica più grande d’Europa apre le sue porte per la “Festa del legno”
Attività, laboratori, visite guidate e anche spazi per mangiare e attività per bambini all'evento del 26 settembre

Quando il nuovo capannone industriale in legno della Novello era ancora un cantiere eravamo andati a scoprire che cosa lo avrebbe reso così diverso da qualsiasi altro sito produttivo. Era il 2009 e ad Oggiona Santo Stefano stava nascendo la struttura che Moreno Novello, titolare dell’azienda, aveva dapprima sognato e poi progettato per diventare un insediamento industriale senza pari.(FESTA DEL LEGNO IL PROGRAMMA)
La bella scoperta fu che l’unicum costituito dal progetto di Novello non era solo la grandezza o solo il materiale utilizzato o solo i principi costruttivi e il rispetto per l’ambiente. Era tutte queste cose e anche di più: allora lo definimmo un vero e proprio modello di sviluppo ecosostenibile. Quando la costruzione del capannone fu completata si comprese meglio: ad Oggiona, con la nuova sede della Novello era nato il più grande sito industriale d’Europa costruito interamente in legno, con i più avanzati principi della bioarchitettura e una resa energetica tra le più alte che si possano raggiungere.
Proprio questo “ecocapannone” sabato 26 settembre apre le sue porte per la “Festa del Legno” con attività, laboratori, visite guidate e anche spazi per mangiare e attività per bambini. Diventata anche oggetto di studio per le caratteristiche e le tecnologie impiegate, la Novello vuole infatti far conoscere ad un pubblico più vasto la filosofia che sta dietro le sue costruzioni ecologiche. Case, palazzine, ampliamenti, studi, grossi edifici: all’interno degli enormi spazi del capannone di via Ronchetti 18 ad Oggiona Santo Stefano sono previste attività per conoscere a 360 gradi i vantaggi e l’importanza dell’utilizzo del legno. Dalla filiera di produzione, certificata e sostenibile, alle caratteristiche benefiche del materiale sia dal punto di vista edilizio ed energetico che del benessere dell’uomo.

In ogni suo aspetto la sede della Novello costituisce un modello di tutto ciò: «abbiamo iniziato a pensare alla sua costruzione mossi dalla passione per il legno, che lavoriamo dal 1956, e dall’ecologia – spiega Moreno Novello -. Per questo abbiamo voluto realizzarla non solo in legno ma anche provvisto delle migliori tecnologie ecosostenibili».
Il capannone Novello ha altissime prestazione antisismiche, ha una superficie di 17 mila metri quadrati, un impianto fotovoltaico da 10mila metri quadrati in grado di produrre un megawatt di energia, non è provvisto di riscaldamento perché è in grado di mantenere la temperatura sia nella stagione invernale che estiva, le acque meteoriche sono recuperate in vasche di accumulo per uso interno. Il legno e la carta riciclata sono le materie prime che sono state maggiormente utilizzate, per la precisione 5mila metri cubi di legno e 70 tonnellate di carta riciclata. Vetro, alluminio e i materiali di derivazione dal petrolio sono stati utilizzati in modo limitato e per lo stretto necessario.
Alla progettazione strutturale parteciparono la Holzabau, tra le più importanti aziende al mondo per la costruzione in legno lamellare, ma la costruzione della pannellatura perimetrale fu fatta in loco direttamente dalla Novello assistito dallo studio Rabuffetti di Albizzate, dallo Studio Luca Compri Architetti di Varese per i fronti esterni (compreso quello autostradale che tutti riconoscono passando in A8) e da Luca Pietro Gattoni di Mendrisio per il supporto tecnico per l’ottimizzazione del bilancio energetico.
Nella giornata del 26 settembre, con orario continuato dalle 10 alle 20, in via Ronchetti 18 ad Oggiona Santo Stefano ci saranno attività, laboratori, strumenti multimediali e visite guidate per conoscere tutti i segreti del legno, delle case ecologiche e del capannone in legno più grande d’europa. Previsti anche spazi e attività per i bambini: giochi in legno e simpatici filmati didattici. «Al di là della nostra attività crediamo nell’importanza di questo materiale – racconta Novello -, nelle sue proprietà ecologiche, nella sostenibilità della sua produzione, e nel benessere che il suo utilizzo dà all’uomo e alla natura. Vogliamo diffondere la cultura ecosostenibile che sta alla base della nostra filosofia produttiva».
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