L’Europa ha fame di infrastrutture, un’opportunità per le imprese italiane

Strade, ferrovie, grandi centrali, fognature. I paesi dell'est Europa stanno investendo molto e le imprese italiane hanno bisogni di sbocchi per ritrovare l'ossigeno che ancora manca sul mercato italiano. Il tema affrontato in un convegno

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Erano un centinaio gli imprenditori e i professionisti che hanno riempito la sala Borghi per il convegno “Andare all’estero: insieme si può” organizzato dall‘Ance in collaborazione con Univa, Confartigianato, Collegio Geometri, Cna e Api. Moderati da Juri Franzosi hanno relazionato Luca Castagnetti di Studio Impresa, grosso studio di commercialisti di Verona, Donato Di Gilio della Core di Varsavia, imprenditore con più di 25 anni di esperienza nel paese dell’est Europa, Fabio Fondatori  dell’azienda florovivaistica Giorgio Tesi Group.

Andare all’estero insieme è il tema dell’incontro, trovare sbocchi in mercati che stanno facendo grandi investimenti in ambito infrastrutturale per superare le difficoltà ancora esistenti sul mercato interno: «E’ la nuova normalità – ha detto Juri Franzosi – anche le imprese che da sole non hanno la forza di uscire dall’Italia, ora hanno bisogno di aprirsi al mondo».

I relatori hanno raccontato come è possibile inserirsi in mercati quali quello della Polonia, raccontato da Di Gilio: «Questo Paese sta investendo miliardi di euro per costruire strade, autostrade, impianti per la produzione di energia, inceneritori, fogne – ha raccontato – per entrare in questo mercato le imprese italiane devono mettere in conto che è necessario collaborare con imprese polacche, partecipare a bandi in lingua polacca, perderne qualcuno per imparare a vincere i successivi».

Come la Polonia esistono altre realtà europee dell’est che stanno investendo molto in infrastrutture e alcuni gruppi italiani sono già sbarcati come Pizzarotti, Salini-Impregilo, Astaldi grossi general constructor che possono essere imitati anche da piccole o medie imprese come la De Tesi Group che, nel settore florovivaistico, è tra i leader a livello europeo ed opera in 54 paesi. L’aspetto fiscale, infine, è stato affrontato da Castagnetti che ha relazionato sul lato della normativa europea in ambito fiscale e sull’importanza di affidarsi a studi preparati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2015
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